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martedì 10 gennaio 2012

La dura legge del Passaggio Ponte


Sono stata assente due settimane e come al solito non ho la giustifica.
Ma posso contare su qualcosa di molto più interessante per discolparmi. Durante questi giorni sono giunta a una conclusione amara, come una di quelle pillole che devi buttare giù per guarire o uno di quei bocconi che devi inghiottire per non morire di fame.
Questa verità si esplica nella dura legge del Passaggio Ponte.

 

Per ognuno di noi c'è stato un tempo in cui prendere il passaggio ponte per raggiungere una qualsiasi costa, isola, penisola, arcipelago era cosa buona (per lo spirito) e giusta (per le tasche). Un tempo in cui una nottata intera a contare le vertebre della propria schiena schiacciate sul pavimento o a imitare Houdinì per trovare una posizione confortevole sulla seggiola del bar aveva un che di eroico e quindi di Sturm und Drang. La brezza mattutina che ti sferzava il viso con i primi raggi dell'alba era foriera di nuove avventure innaffiate di caipiroska e avvolte in lenzuola sconosciute, perché della notte appena passata ti ricordavi ben poco e il tizio che dormiva accanto a te non te lo ricordavi per niente.
Il mio ultimo PP l'ho preso a 30 anni col mio nuovo fidanzato, di ritorno dalla Sicilia. Il mattino dopo mi sono alzata con la sciatica, mentre la brezza del mattino è stata foriera di una fastidiosa faringite.
E ho capito.
Ho capito che da lì in poi avrei preteso di avere la cabina, magari a quattro posti, così ci si sta più larghi, ho capito che forse avrei dovuto cominciare a preoccuparmi di chiedere almeno i nomi, e che non reggevo più così bene l'alcol, che affrontare il giaguaro alle sei del mattino con mio cugino probabilmente mi avrebbe fatto venire una congestione e che il giorno di Capodanno avrei aspettato la mezzanotte per poter andare a dormire, anziché per cominciare la serata, che la mia testa poteva pure andarsene ancora dove voleva, ma che se il fisico non teneva il passo avrei avuto qualche serio problema di coordinazione.
Ho capito che non si può pretendere di avere sempre 20 anni, o 30, e che in fondo anche i 40 hanno i loro lati positivi, come per esempio essere in grado di concentrarsi su un gioco da tavola per più di un'ora di seguito e sapere sostenere un conversazione sulle proprietà dello smacchiante per tessuti (da non confondersi con quello per tendaggi, ossignore!), avere la saggezza di non prendersela più per delle stronzate avendo affinato la sottile arte della dissimulazione, avere un granello di autostima in più e illudersi di aver trovato il proprio baricentro augurandosi questa volta che qualcosa venga a spostartelo almeno un tantino, avere dei sogni e finalmente anche le capacità di realizzarli, continuare a pensare in grande avendo la sensibilità di apprezzare il piccolo.
A tutte queste cose ho pensato in questi giorni, a 37 anni suonati, durante le mie vacanze in montagna. Semplicemente perché spero che la prossima deadline non riguardi lo sci.

E per voi? Qual è stata l'età del vostro ultimo PP? Non ditemi che ce la fate ancora, eddai!

3 commenti:

  1. L'età del mio passaggio ponte? Benedetta, io probabilmente mi sono resa conto di non essere più quella della vita precedente intorno ai dodici anni. Vale? Be', poi mi sono resa conto con amarezza, aaaaaanni dopo, che non rientravo più - nemmeno anagraficamente - nella definizione "giovani", quando non ho più potuto partecipare a concorsi per giovani scrittori. Sottigliezze.

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  2. Classe 1977 io e il mio maritino ci siamo incaponiti a raggiungere il matrimonio in sardegna di un amico nel 2009... Il proramma era chiaro, semplice e sulla carta perfetto: non avendo ferie avremmo fatto: uscita dall'ufficio-arrivo a genova-passaggio ponte-matrimonio-ritorno con secondo passaggio ponte-casa-lavoro... cioè DUE in un weekend!! Ma che semo fori? Il primo PP (ottima posizione, pavimento del cinema con opzione seggiole!)ci ha lasciato tramortiti, indolenziti e rinc...iti per tutto il matrimonio. Al ritorno mio marito, con fare furbetto, fa passare la mega cabina da 4 prenotata in tutta fretta per sorpresona per il mio compleanno...Un solo sguardo ha rivelato il bluff e posto fine ai nostri PP...nostalga? NAAAAAAA!

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