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mercoledì 11 giugno 2014

G.R.I.M.M. l'app libro che cresce con il tuo bambino

Chi ha detto che quando una donna diventa madre è costretta a scegliere inevitabilmente tra famiglia e carriera? Certo, sarebbe ipocrita dire che con la maternità tutto rimane come prima, e sicuramente la carriera subisce una battuta d'arresto o un forte rallentamento. Però è anche vero che con la maternità si rivedono le priorità, si stabiliscono nuovi confini e nuovi obiettivi e la creatività aumenta, spinta, diciamocelo, anche dalla necessità.
E poi si fanno degli incontri. Incontri con altre persone che hanno le stesse difficoltà, le stesse esigenze e problematiche. E a volte capita che si vada al di là delle solite quattro battute su cacca, pappa e pannolini.
È quello che è successo a Elisa, Cristiana e Michela. Che insieme hanno dato vita a un progetto speciale, G.R.I.M.M. (l'acronimo di Grow in multimedia, geniale!). Un'app che è anche un libro, un libro speciale, che cresce insieme al tuo bambino.
Abbiamo fatto qualche domanda a Cristiana Calilli, torinese doc, blogger - non ditemi che non conoscete Centopercentomamma - e vera forza della natura.

giovedì 5 giugno 2014

Roddy Doyle live


Avete presente The Commitments? Vi ricordate di Jimmy? Bene, perché torna in una nuova storia di Roddy Doyle (ovviamente) che in Italia Guanda pubblica con il titolo La musica è cambiata.
Nell'ambito del festival Le corde dell'anima organizzato dalla città di Cremona, ho assistito alla presentazione dell'ultimo romanzo di Roddy Doyle, che se prima amavo, adesso idolatro. Era sabato 31 maggio, era una serata soleggiata, l'architettura della piazza del Duomo era un salotto non solo elegante, ma anche accogliente (e che altro deve essere un salotto?). Roddy Doyle ha risposto alle diverse domande di Alessandra Tedesco con un aplomb tutto irlandese. Lo so, già state dicendo che aplomb e irlandese non possono stare nella stessa frase, ma vi sbagliate. La differenza tra aplomb britannico e aplomb irlandese è solo una questione di accento e sorrisi. 

mercoledì 14 maggio 2014

Maurizio Ceccato, un amore di grafico



 

Faccio outing.
Mi sono innamorata di Maurizio Ceccato.
Non di un amore effimero, ma di un sentimento radicato nella profonda conoscenza e stima reciproca che ci unisce.
Devo però specificare che non lo conosco.
L'ho visto in foto, ma nella maggior parte di quelle che ho trovato su internet lui era bendato, quindi la mia passione non trova nemmeno la sua ragion d'essere nell'attrazione fisica.
È che sono innamorata delle sue copertine.

martedì 13 maggio 2014

Il mio SalTo nei libri


Il Salone del Libro di Torino è stato diverso per me quest'anno. Innanzitutto non ci sono potuta andare prima dell'ultimo giorno, cosa che mi ha permesso di godere di qualche sconto, ma non mi ha permesso di incontrare chi volevo allo stand di Liberaria, anche se il libro di Noemi Cuffia me lo sono aggiudicato lo stesso.
Inoltre, diversamente dal solito, non avevo con me la mia fedele Canon, perché ho deciso di viaggiare leggera, perché dopo tante foto al salone, mi sono detta, lascia a casa il tuo occhio fotografico e porta quello grafico.

mercoledì 7 maggio 2014

#ioleggodasola


Di essere una mosca bianca, o una pecora nera che dir si voglia, l'ho sempre saputo. Sono nata timida, cresciuta asociale e invecchiata (vabbè dai, non esageriamo) sui generis (cioè mei generis). Però c'è una cosa di cui non mi capacito, a cui mi rifiuto di credere, e cioè che il giallo, il mystery, piaccia solo a me.
Esperti di editoria mi dicono che il giallo non va. Me lo dicevano anche quando il thriller sbarellava il mercato. Perciò non credo a questi guru. Anche se io parlo proprio del giallogiallo, compreso il cozy mystery, che si chiama così proprio perché è pensato per pantofolai come me: plaid, tazza di tè, libro e magari una intensa pioggia fuori della finestra, che rende ancora più credibile l'atmosfera inglese.

martedì 8 aprile 2014

Solo un breve passaggio

Solo un breve passaggio per dirvi che va tutto bene.
Che siamo impegnatissime a creare qualcosa che spero ci porterà lontano.
Che siamo stati al mare.


venerdì 4 aprile 2014

Selected Publisher per fuoriMICRO: CRANICO

Questo è solo un assaggio. Ho intenzione di parlarvi di lei in maniera più approfondita. Anzi vi dirò di più, ho intenzione di passare una giornata intera con lei, di farle domande, di fotografare il suo lavoro, di vedere coi suoi occhi.
Perché LEI è una delle mie artiste preferite e perché ho avuto modo di dividere con lei il banco di scuola per tre mesi.
Perché lei anche quest'anno è tra gli editori selezionati per l'evento fuoriMICRO - il bello di essere rari che si terrà in concomitanza con la Milano Design Week, l' 11-12-13 aprile nella location dei Frigoriferi Milanesi di Via Piranesi 10.

Signore e signori ecco a voi CRANICO.


giovedì 3 aprile 2014

#metroreaders upgraded


Ve li ricordate i metroreaders, quelli che leggono libri sui mezzi pubblici, imperterriti, indefessi, piove, nevica o c'è il sole, non rinunciano mai ad almeno un paio di pagine al giorno, prima e dopo il lavoro?
Io, ovviamente, sono una di quelli, e ieri mattina mi è capitata una cosa inaspettata, che come tale mi ha colto alla sprovvista. Ho avuto quindi un comportamento idiota.
Riassumo. Oggi ho scroccato un passaggio in macchina per venire a Milano, perché Trenord non ce la poteva fare. Quindi il tempo di lettura in treno me lo sono fumato.

giovedì 20 marzo 2014

Appello agli editori


Non c'è niente, credo, che mi coinvolga di più che parlare e sentir parlare di libri, di editoria, di modalità di pubblicazione e case editrici. Sabato scorso sono stata alla biblioteca Passerini Landi di Piacenza per ascoltare Camilla Ronzullo (alias Zelda was a Writer) e Noemi Cuffia (alias Tazzina di Caffè) parlare di letteratura al femminile (nel senso che coinvolge autrici donne) nell'ambito del festival Calliope, organizzato dalla biblioteca. Camilla ho il piacere di conoscerla di persona, ed è stata vulcanica come sempre, pasionaria ma divertente. Noemi è più pacata, ma non per questo meno incisiva.

venerdì 14 marzo 2014

Cose che ho scoperto sul partire

Ieri ho scoperto delle cose sul partire.



Ho scoperto che più so più mi sembra di non sapere.

Ho scoperto che se la strada che vedi davanti a te ti sembra lunghissima, non ti preoccupare, quella che non vedi è sicuramente di più.

Ho scoperto che per partire basta mettere un piede dopo l'altro.

venerdì 28 febbraio 2014

Sono una sporca traditrice


Oggi l'angolo della confessione tocca a me, e decido quindi di confidarvi quella cosa preziosa e contrastata che è il mio amore per i libri. Cioè sto per spiegarvi che rapporto abbiamo io e i libri che leggo.

venerdì 21 febbraio 2014

Quando Kurt era un alieno

Quando ero adolescente ascoltavo i Nirvana.


Me le ricordo le serate a casa della mia migliore amica, a letto sotto le coperte, una cuffia per uno ad ascoltare questa musica abbagliante, la voce di Cobain che ci graffiava la pelle e ci diceva che avevamo ragione a essere incazzate, che era giusto, che anche lui dall'altra parte del mondo - anche se era solo Seattle - si sentiva così.
In realtà io ho vissuto un'adolescenza piuttosto tranquilla, ho bevuto come tutti, ho vomitato sulle scarpe del mio fidanzato che mi era venuto a recuperare al locale dove io ero uscita con altri come tutti, ho rubato la macchina dei genitori della mia amica per scorrazzare in riviera e tornare alle sette della mattina, pensando che dormissero. Come tutti. O almeno credo.

giovedì 20 febbraio 2014

Ci vediamo da...

Ultimamente mi è capitato di trovare posti speciali, dove incontrarsi diventa un piacere, si possono fare quattro chiacchiere tranquille e in più si è circondati da libri e da gente che non ha fretta. Perché la Bellezza e la Fretta non sono amiche e non frequentano gli stessi luoghi.
Si tratta di due librerie, più o meno. Nel senso che non sono solo quello.
La prima è la libreria Utopia, di via Vallazze, a Milano.

mercoledì 19 febbraio 2014

Mia figlia non legge. Ottoline, salvaci tu!

Ieri ho intimato a mia figlia di leggere.
Le cose sono andate più o meno così.
- Amore lo so che sei malata ma perché invece di guardare la TV non ti leggi un bel libro?
- Io ho un'idea migliore, perché non me lo leggi tu?
- Tesoro, sai quanto mi piaccia leggere per te, ma il gusto che si prova a chiudersi in camera, in segreto e immergersi in una storia speciale da sola, ti assicuro, non ha pezzo.
- Beh, non c'ho voglia.
- Ma tu non hai mai voglia! Se non ti alleni un po', leggere sarà sempre più una fatica che un piacere.
- Non mi puoi mica obbligare!
- Certo che posso. Leggi, adesso, altrimenti niente TV!

Adesso, a parte il fatto che Steiner, la Montessori e pure Mary Poppins si staranno rivoltando nella tomba, mi chiedo, come siamo arrivati a questo?
Eppure ho fatto tutto nel modo giusto.


giovedì 30 gennaio 2014

L'amore è... letteratura


IO. ODIO. LE. STORIE. D'AMORE! Ebbene sì, l'ho detto. Mi infastidiscono. A meno che... non ci sia di mezzo della letteratura. E allora subito l'amore diventa un mero pretesto per parlare di umanità, relazioni, sentimenti (buoni o cattivi), pensieri, paure, gioie...
L'amore parla di noi, la letteratura parla di noi. Ma non mi piace dare troppa importanza né all'una né all'altra cosa. Ciò non toglie che siano importanti, entrambi, per esseri umani della mia specie (perché ci sono anche gli essere umani di un'altra specie, quelli disumani, che non sanno che farsene né dell'amore né della letteratura.)

martedì 28 gennaio 2014

Storielle al contrario


Ordnassela viveva in un paese che si chiamava Oirartnoc.
A Oirartnoc le cose non andavano esattamente per il verso giusto. Anzi andavano proprio per il verso rovescio. E Ordnassela era felice.
Era felice perché il divano si sdraiava sopra di lui e, quando era ora di andare a letto, Ordnassela poteva ribattere che non poteva alzarsi finché il divano non si fosse deciso ad andarsene a letto nel proprio divano letto.
Era felice perché durante l'estate i suoi genitori lo sgridavano se lo vedevano fare i compiti. Ma non poteva fare come facevano tutti gli altri - lo redarguivano - andare in bicicletta o rotolarsi giù dalle colline? I vicini che cosa avrebbero pensato?
A Oirartnoc i bambini non andavano al cinema per guardare i film, ma erano i film a guardare loro. E alla fine, quando i titoli di coda scorrevano al buio, si commuovevano anche un po'.
Durante l'intervallo, a scuola, le maestre giocavano a pallone, mentre i bambini bevevano caffè. Si divertivano così tanto, quelle maestre, che poi non volevano mai rientrare, - uffa ancora cinque minuti! - ma signora maestra, è tardi, dobbiamo imparare!

giovedì 23 gennaio 2014

Corrigan: una recensione



Finalmente riesco a parlarvi di Corrigan! Devo ammettere che non conoscevo Caroline Blackwood prima e non ricordo assolutamente come questo volume sia finito nella mia libreria. Devo averlo comprato in Italia, anche se è in inglese, ma non mi spiego perché, né dove. L'acquisto è avvolto nel mistero perché il libro è rimasto a maturare in libreria per qualche anno, prima che mi decidessi ad aprirlo. E leggerlo. Mi capita così, spesso. Compro un libro e poi lo tratto come un vino da invecchiamento.
Brevemente, la storia è quella di una signora rimasta vedova, Mrs Blunt, che si chiude sempre più in se stessa finché non bussa alla sua porta un uomo in carrozzina che dice di raccogliere fondi per l'ospedale presso cui è stato in cura.

lunedì 13 gennaio 2014

Quanta vita in una storia!


Quello che ho sempre amato delle storie è  che non sono uguali per tutti, anche quando sono le stesse. Le interpretiamo in modi diversi, le immaginiamo adattandole a noi stessi o ai nostri sogni, perché un libro, qualunque esso sia, con o senza le figure, lascia sempre un margine di non detto che il lettore deve riempire a proprio piacimento. E' una sorta di magia, questa cosa delle storie. Una magia per maghi, indovini, pazzoidi, streghette e bambini.

lunedì 9 dicembre 2013

Progetti per le vacanze ideali


Ci sono tante cose che si associano al Natale: la neve (anche se qui a  non nevica praticamente mai, a Natale), le lucette, le candele, la cioccolata calda, la montagna e via dicendo.
Tra tutto ciò, io ci infilo pure la lettura a oltranza, nella mia cuccia sul divano, sotto un plaid caldo, circondata da cuscini che hanno l'unico scopo di creare ulteriore calore, una tazza di qualsiasi bevanda calda a portata di mano (preferibilmente tè) e uno o più libri, meglio più, in modo da poter passare da uno all'altro in base all'umidità dell'aria, allo grado di torpore (o il suo opposto) e alla consistenza del volume in questione.

martedì 3 dicembre 2013

Pippo non lo sa. Giocare con l'arte allo Spazio b**k

Mettete insieme questi ingredienti:
il primo compleanno di una libreria per bambini e ragazzi, ogni giorno in prima linea per diffondere il seme della parola, seme che innaffia e aiuta a far germogliare con instancabile creatività
una casa editrice illuminante e illuminata
due scuole in difficoltà
almeno due secoli di storia dell'arte


shakerate un po', aggiungete un goccio di colore e otterrete Pippo non lo sa, il progetto ideato dalla libreria Spazio b**k in collaborazione con Topipittori per sostenere la lettura in due scuole dell'infanzia di Milano, in zona Turro e Gratosoglio.

Avete tempo fino al 9 dicembre per giocare e potete partecipare tutti, adulti, bambini, anziani, uomini, donne, studenti e disoccupati. Cimentatevi a reinterpretare un capolavoro della storia dell'arte a vostro piacimento, scrivete sul retro del foglio l'opera a cui fate riferimento e inviatelo in busta chiusa all'indirizzo dello Spazio b**k, ma mi raccomando non firmate il disegno.

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