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martedì 24 maggio 2011

Musica come vestiti

Oggi mi sono vestita di musica. Perché la musica per me non è soltanto qualche nota da ascoltare in sottofondo mentre giro il risotto, ma è carne e sangue, incendi e maree, è il cappuccio al bar, la metropolitana che prendo quasi ogni mattina. La mia giornata si veste di musica dall'inizio alla fine. Naturalmente non riesco ad ascoltare qualsiasi cosa in qualsiasi momento. Ogni stato d'animo ha bisogno della sua colonna sonora. Per questo ogni giorno, come scelgo che cosa indossare, scelgo anche che musica mettermi addosso.
Questa mattina mi vesto con Anna Calvi.




Mi metto anfibi con le borchie, pantaloni neri ampi a sbuffo e giacca rossa con le spalle larghe che mi fa assomigliare a Manolete, o in alternativa più chic a Elton John prima maniera. Un fiore bianco in testa, magari una camelia, à la Billie Holiday.
Il mio umore altalenante e teatrale ben si adatta alla voce carica di Anna che mi ricorda a tratti Pj Harvey e a tratti Jeanne Moreau. I suoi cori da tragedia greca che rotolano verso climax inaspettati mi accompagnano al centro del palcoscenico, i fari accendono i miei vestiti, riesco a stare sotto i riflettori e a sentirmi a mio agio.
Stamattina va così. Posso essere domatore e leone, carnefice e preda, ma egualmente forte. Sono allo stesso tempo Catherine alle prese con due amanti e un delizioso triangolo, Marlene Dietrich, una ballerina di sevillana, Maria Callas. Tutto grazie ad Anna. E sono solo le undici del mattino.
Ma come spesso succede, questo stato di grazia non dura a lungo e la camelia piano piano appassisce. E' ora di cambiarsi d'abito. D'altra parte quale ragazza al giorno d'oggi non concede una rinfrescata al proprio look tra la mattina e il pomeriggio? Non fosse altro che per il cambio di temperatura, di luce, che si fa più intensa e più corposa, come se dovesse dare tutto in quelle poche ore, prima di spegnersi e lasciare la scena a qualcun altro.
E' arrivato il momento di Ilaria Pastore.


Con lei mi vesto di leggerezza e poesia, una gonna lunga, svolazzante dai colori vivaci, una camicia con maniche ampie e strette sui polsi, una fascia tra i capelli e rigorosamente i piedi nudi. Un incrocio tra una fata dei boschi e una hippie di Venice Beach verso la fine degli anni '60.
Mi sento sospesa e stralunata, aperta al mondo e alle cose. Il mio cinismo è stato spazzato via dalla sua voce delicata e fluttuante. Le melodie scarne di Ilaria sono riempite di mondi immaginari, elfi e maghi. Ma è solo il mondo di tutti i giorni che lei si è divertita a colorare per renderlo un po' più vivibile.
E io, col favore del tramonto e di quella luce che non è più luce ma si sta facendo avvolgere e tentare dall'oscurità, posso essere me stessa e mille doppi, un po' Vitangelo Moscarda e un po' Amelie. Posso essere Elaine Stalker e Holly Golightly e anche il cappellaio matto.
Potere della musica.

Di seguito i link ai profili myspace di Ilaria Pastore e Anna Calvi.

Tracce consigliate:
I'll be your manAnna Calvi - Anna Calvi, Domino Records 2011

Miele
Ilaria Pastore - Nel mio disordine, Totally Unnecessary Records 2010

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