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lunedì 19 novembre 2012

Il laboratorio Metodo Bruno Munari®: un modo per stare vicino ai bambini

Bruno Munari

Chi ci segue ci avrà già sentito ripetere che la bellezza si impara da piccoli. Lo stesso accade per la creatività: è una questione di allenamento, di consuetudine mentale a un approccio diverso, sempre diverso, alle cose. Brutta parola "cose", ma voglio essere il più generica possibile, perché la creatività si applica ai più disparati ambiti della vita, non solo all'arte. Be', proprio per parlare di questo, di creatività e bambini, abbiamo invitato Cecila Ramieri per spiegarci che cosa accade durante un laboratorio creativo. A lei la parola.

Laboratori creativi: due parole oggi sentite quasi ovunque, lette dappertutto.
Ma cos’è un laboratorio? Cosa viene proposto ai bambini? Come? Perché?
Io faccio laboratori per bambini, se vi va vi racconto quello che penso.

Mi chiamo Cecilia Ramieri, e sono un’illustratrice.
Ho iniziato a pensare di fare laboratori quando avevo appena finito il liceo e ho iniziato a farli davvero quando ho finito il corso di studi di Illustrazione. 
Per molti illustratori per bambini - molti, non tutti - è quasi un prolungamento naturale del proprio lavoro. Per me è stato così: mi piacevano i bambini, e anche disegnare, fare, creare. 
Ho svolto laboratori per qualche anno, ma molto presto ho iniziato a sentire che qualcosa mancava. Quello che stavo offrendo ai bambini non mi bastava: era bello, ma forse era poco, forse non completamente giusto, non totalmente dalla loro parte.
Ho indagato la mia infanzia per cercare di capire e un giorno, se vi farà piacere, vi racconterò cosa ho scoperto. 
Il mio indagare è stato aiutato e sostenuto dal Percorso di Formazione che ho intrapreso tre anni fa con l’Associazione Bruno Munari di Milano, percorso di studi terminato con il Master in Metodologia Bruno Munari®.
Oggi posso dire con certezza ciò che prima solo sentivo: la creatività non è fare un bel disegno. Un laboratorio che sta davvero vicino al bambino, che non sia mero intrattenimento, è qualcosa di ben strutturato, che richiede competenze specifiche e capacità di scelta, e non tanta “fantasia” come spesso appaiono, e sono, molte delle attività che vengono proposte. La capacità dei bambini di essere istintivamente creativi, e di divertirsi con poco, deve essere accolta e sostenuta con attività mirate e specifici mezzi di espressione e di sperimentazione. 
Il Laboratorio Metodo Bruno Munari® mi ha fornito le competenze che cercavo, e se volete continuare a leggere, vi dico che è speciale e vi racconto perché.

Forse qualcuno non lo sa, o non lo immagina, ma prima di proporre un laboratorio faccio una lunga ricerca sul tema che voglio proporre.
È una vera e propria fase di studio e di progettazione e può durare molto tempo!

Laboratorio dei cieli stellati, fase di ricerca: cosa sono le stelle, le galassie, le costellazioni, i pianeti, le nebulose?
La ricerca prevede la sperimentazione dell’operatore: necessaria perché vengano trovati, provati e scelti i materiali giusti, le azioni corrette, le variabili possibili e perché l’operatore possa capire in quali direzioni il laboratorio andrà o potrebbe andare.
In questa fase l’operatore fa delle scelte, determinanti alla buona riuscita del laboratorio.

Fase di sperimentazione: la mia casa diventa un vero e proprio campo di battaglia!
L’allestimento varia sempre e ogni volta è curato in modo che susciti curiosità e sorpresa. E’ molto preciso per la disposizione degli strumenti che non sono tutti immediatamente disponibili sui tavoli, ma vengono introdotti poco alla volta, in modo da avere il giusto tempo per conoscerli e provarli.

A volte sono previsti esempi visivi, anche questi strutturati in modo da non essere modelli da copiare.

Gli esempi visivi a destra sono stati ideati da Simona Balmelli, collega e amica 

L'accoglienza ha un ruolo importante: cerco sempre di proteggere il laboratorio e la sorpresa dei bambini in modo che, fino all'ultimo, non possano capire cosa si farà. 

Il laboratorio inizia con un’azione che l’operatore compie: ai bambini viene mostrato come fare e in quel momento viene data loro la scoperta. Viene detto loro come fare, e mai cosa fare, e in questo punto, così rispettoso dell’individualità e della creatività, c’è uno dei più grandi punti di forza di questo metodo.

Il laboratorio prosegue con l’operatore che resta presente come affettuoso assistente tecnico, in relazione con il bambino senza mai imporre sé e senza mai dire cosa fare.
In questo senso è una sperimentazione non finalizzata ed è centrato sul processo attraverso il quale un bambino fa una cosa sua e la vive intensamente, misurandosi con i propri limiti e superandoli, emozionandosi, conoscendo e mettendo il suo sapere in relazione attraverso collegamenti fra le cose che già conosce o che sta conoscendo. 
Un laboratorio Metodo Bruno Munari® ha regole di gioco e vincoli che diventano possibilità: quella che sembra una limitazione è in realtà una condizione per esplorare tutte le variabili possibili. 

Vincolo del laboratorio: per completare gli animali vengono dati solo strumenti neri. E perché non pennarelli e matite colorate? L’uso di punte nere, diverse per materiali, dimensioni e forma, concentra il bambino sull’esplorazione e la scoperta del segno.

Il laboratorio si conclude con un momento di condivisione finale. Questo è il momento nel quale un bambino attribuisce un senso alla sua sperimentazione e gli dà voce condividendolo con il gruppo.

A cosa serve un laboratorio? Perché penso sia importante coinvolgere un bambino in attività di questo tipo?
Un laboratorio Metodo Bruno Munari® allena la manualità, fa scoprire le tecniche, rende il bambino un curioso e sensibile osservatore del mondo che lo circonda, rompendo e rimuovendo stereotipi che il bambino inizia ad accumulare, e aiutandolo a mettere in relazione le cose che sa.
Un laboratorio Metodo Bruno Munari® avvicina i bambini all’Arte, dove l’Arte è intesa come un’urgenza di espressione del bambino e la risposta ad una sua necessità: scoprire come si faccia a farla. 
Un laboratorio Metodo Bruno Munari® è un modo di stare accanto al bambino, mettendo in moto in lui un meccanismo che crea, che genera, sostenendo e proteggendo quella creatività dell’infanzia che fa dell’individuo una persona felice. 

I laboratori Metodo Bruno Munari®, sono stati realizzati per la prima volta nel 1977 da un signore che si chiamava Bruno Munari nel campo dell’arte, del design, della grafica, dell’illustrazione. Questo signore gentile sapeva stare vicino ai bambini, intuendo in modo istintivo, forse per quella purezza che lui stesso conservava, ciò di cui loro avevano davvero bisogno.

Ho voluto raccontarvi cos'è, per me, un buon laboratorio. 

Perché penso sia importante, oggi più che mai, imparare a scegliere nella miriade di cose che ci viene offerta, soprattutto per i bambini. A volte qualcuno li chiama "lavoretti", uguagliando ogni proposta; è un termine doloroso che non racconta di quella preparazione che ci vuole per progettare un buon laboratorio, né dell'esperienza che è necessaria per condurlo. È un termine che soprattutto non rende giustizia a quella serietà che ci mette un bambino quando si appresta a fare una cosa sua. 

Cecilia ci ha promesso di tornare a  trovarci, per parlarci ancora di creatività e di quanto sia importante per crescere. 
Questo è il suo blog
Tenetela (e teneteci) d'occhio. 

7 commenti:

  1. Ma quanto è brava. E che voglia di iscrivermi a un corso per imparare il metodo munari.

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    Risposte
    1. davvero. ma sei andata a sbirciare sul suo sito? Cecilia è davvero un'illustratrice talentuosa.

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    2. Illustratrice talentuosa e davvero brava con i bambini durante i laboratori. Provato!

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  2. Ma dove e quando ci sono questi laboratori? Da che eta'? Mi piacerebbe tanto saperne di più x la mia piccola
    Crinico

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  3. Cecilia ce lo spiegherà più precisamente nei suoi prossimi interventi, quello che ho seguito io era presso la libreria Matilda di Piacenza.

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  4. Allora aspetto news! Grazie come sempre delle cose belle che mi fate scoprire
    Crinico

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  5. nella mia carriera di ins di scuola dell infanzia ho sempre educato i bambini attraverso l'arte facendo scoprire loro un nuovo modo di giocare componendo opere bellissime!

    RispondiElimina

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