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venerdì 29 giugno 2012

Casson'Art, la rivincita dei cassonetti

No, ma come ho fatto a perdere la gara di Cassonetti Artistici che si è svolta a Genova il weekend scorso?

Parliamo, anzi più spesso abbaiamodi riciclo, di materiali di scarto, pontifichiamo su come ricavare braccialetti da tappi di bottiglie e microgonne in lurex dalla carta dell'ultima copia di Vanity Fair. Vaneggiamo di raccolata differenziata, e perdiamo giornate intere a separare l'umido dall'indifferenziato, e poi colti da raptus buttiamo le bottiglie di birra inseme al salame e il flacone del detersivo insieme alle ballerine del '98 e alla palla di vetro con neve e gondola dei primissimi anni Ottanta.
Ma ai cassonetti chi ci pensa?

giovedì 28 giugno 2012

Un passo per volta

Come andiamo ripetendo da tempo, abbiamo un sacco di idee che ci frullano in testa, e andando piano piano, un passo per volta, stiamo arrivando a metter insieme i pezzi.
Ovviamente sono dei progetti targati OCa. Potevamo forse rimanere senza logo?
Tra i vari deliri, c'è anche qualcosa che ha a che fare con il cibo, non tanto perché ci piaccia cucinare, ma perché ci piace mangiare. Così troveremo qualcuno che cucinerà per OCa, con un logo tutto pentole e padelle. Et voilà! Un'anteprima al contrario, perché abbiamo intenzione di timbrare un sacco. Ovviamente una menzione speciale, a questo proposito, è per Silvia di Ghirlanda di popcorn, che ha realizzato i loghi per noi.


mercoledì 27 giugno 2012

Dino Buzzati e il Teatro Anime Antiche

ph. Filippo Spinelli


Scrivi, ti prego. Due righe sole, almeno, anche se l’animo è sconvolto e i nervi non tengono più. Ma ogni giorno. A denti stretti, magari delle cretinate senza senso, ma scrivi. Lo scrivere è una delle più ridicole e patetiche nostre illusioni. Crediamo di fare cosa importante tracciando delle contorte linee nere sopra la carta bianca. 
Comunque, questo è il tuo mestiere, che non ti sei scelto tu ma ti è venuto dalla sorte, solo questa è la porta da cui, se mai, potrai trovare scampo. Scrivi, scrivi. Alla fine, tra tonnellate di carta da buttare via, una riga si potrà salvare. (Forse).

Perché si dubita del proprio amore?
Può l'infanzia di un bambino cambiare il destino del mondo?
Dove sono adesso i nostri compagni di scuola?

martedì 26 giugno 2012

Caccia alla scarpa

Sandali Miller

Non so come dirlo, forse lo avete già capito, sono un po'... diciamo... difficile nei miei gusti. Trovo particolarmente ardua la ricerca di abbigliamento e scarpe per bambina che risultino di mio gradimento. Odio i lustrini, le balze, i luccichii, i fronzoli... dato che la bellezza si impara da piccoli, sono una strenua sostenitrice della semplicità, che è tanto amica dell'eleganza, che è sorella della bellezza. Per i vestiti non è poi così difficile, ma le scarpe!
Per esempio, trovo sobrie ed eleganti le scarpe di PèPè, e ora ho trovato un marchio inglese Miller, che si trova in vendita sul sito Elias&Grace. Se sono di vostro gradimento, vi consiglio di approfittare dei saldi in corso.
Shop and share Beauty.

lunedì 25 giugno 2012

Contenere il disordine

Io sono di natura una disordinata che ama vivere nell'ordine. Ovviamente non mi riesce molto facile, ecco perché occorre strategia. Sotto un elenco visivo di soluzioni per contenere il disordine, o se preferite, per fare ordine:
Toy Store Oeuf

venerdì 22 giugno 2012

Maricor/Maricar: questione di pattern


Maricor/Maricar sono Maricor e Maricar Manalo, due gemelle e due creative che vivono e lavorano in Australia.
Loro si definiscono "creatrici di Cose assortite" e io per questo già le amo smodatamente.
Le loro "Cose assortite" spaziano dal ricamo all'animazione, dall'illustrazione al design. E qualche volta, tutte queste cose insieme.
Particolarmente d'effetto sono le loro creazioni tipografiche ricamate, che trasmettono una piacevole sensazione di freschezza e gioco attraverso un sapiente uso dei colori e dei pattern.
E poi ditemi che non ho sempre ragione.

Pausa piscina


Dato che oggi me ne vorrei stare a bordo vasca, in un posto a caso tra questi che vedete, o simile, a leggere un buon libro, con il dolce fruscio del vento a cullare i pensieri, possiamo dire che oggi battiamo la fiacca causa caldo e pausa relax? Dai, immaginateci così. Poi, dove siamo in realtà poco importa.

mercoledì 20 giugno 2012

Cortesia

Definizione1 Comportamento garbato, gentilezza: mancare di c.; (al pl.) attenzioni, premure: essere pieno di cortesie 2 Azione gentile, favore: fammi la c. di chiudere la porta || per c., per piacere 3 Valore considerato fondamentale nel Medioevo e nel Rinascimento e riassuntivo delle virtù di liberalità, lealtà, elevatezza di sentimenti


Applicazione: Certo che l'Italia va male, l'Europa va male, il Mondo va male, lasciatemelo dire, perché mancano proprio le basi del saper vivere, che sono poi, di conseguenza, le basi del saper lavorare. Questo mondo manca di cortesia. E spesso più sei educato e più vieni preso a pesci in faccia. Ora, sto tentando di porre rimedio ad alcuni malfunzionamenti domestici. Non so esattamente a chi rivolgermi, perché non so esattamente di che natura sia il problema. Essendo una questione di finestre, chiamo un'azienda che fa e monta finestre.

Fa caldo? E allora accattatevi le desert boots


Lo so fa caldo.
E lo so, con questa temperatura esterna vorreste che io vi parlassi di havaianas, creme solari, vestitini leggeri e fiorati. E invece no. Oggi vi parlo delle desert boots, che però dai, un pochino rimaniamo in tema.
Qualche giorno fa mi sono imbattuta nella strana storia del signor Herbert Schier che in Namibia fabbrica scarpe. Non scarpe qualunque, ma le mitiche vellies, le antenate dei moderni desert boots, appunto. Le prima vellies iniziarono a essere prodotte in Sudafrica intorno al diciassettesimo secolo su imitazione delle calzature della popolazione Khoikhoi e venivano confezionate usando materiali grezzi. In seguito questi modelli furono riadattati dai viaggiatori inglesi ed esportati in Europa, con il successo che ben conosciamo.

Lo yoga si impara da piccoli


L'estate è un momento di rinascita, per chi come me soffre della sindrome dell'eterno studente. Quindi è tempo di cose nuove, di idee da mettere in pratica, di cambiamenti. E allora la mia mente parte per la tangente e si immagina professioni alternative, che possano garantirmi quella serenità dello spirito che una vita da pendolare mi ruba ogni giorno (la nota drammatica è voluta, perché quando fa caldo si può essere solo apatici o drammatici). E allora nei miei voli pindarici, che di solito si esauriscono con un fragoroso schianto nella realtà, sono capitata sul sito dello Spazio Matrika, dove tra le varie attività ci sono momenti di yoga per la famiglia e di inglese-gioco per bambini.

martedì 19 giugno 2012

Io, un piatto di acciughe fritte e il mare sullo sfondo

Questo weekend alla fine del tunnel ci attendeva uno spettacolo. Uno spettacolo che ci ha riempito le pupille, galvanizzato le papille e ci ha steso come solo una mojito alle quattro del pomeriggio sa fare.
 

lunedì 18 giugno 2012

La stagione dell'amore


Soundtrack: La stagione dell'amore (live) - Franco Battiato

- Mamma quest'anno a scuola è stato l'anno dell'amore.
- In che senso, nana?
- Nel senso che Alyssa stava insieme a Ugenio. Loro sono proprio una coppia perfetta, guarda.
- Perché sono carini insieme?
- No, perché litigano ogni giorno. E quando litigano Alyssa lo molla. E allora se lo prende Ilaria. Ma quando Alyssa vede che Ugenio sta insieme a Ilaria, fa pace e se lo riprende.
- Ah, e in tutto questo Eugenio che fa?
- Niente, Ugenio è contento.

L'insostituibile leggerezza del viaggio


Inutile dirlo, la voglia di partire, ora che il caldo estivo si fa sentire, diventa sempre più impellente, qualcosa da soddisfare a ogni costo. Se come me non siete particolarmente amanti della classica vacanza in spiaggia,  vi segnalo il blog e il sito di viaggi Smart travelling, che dà consigli di viaggio per godersi al meglio le città del mondo. Il blog riporta delle brevi considerazioni su posti davvero speciali, è una modalità friendly del sito, che è molto più dettagliato per ogni città, e potete trovare il Best in Town per ogni cosa, dai ristoranti ai percorsi per fare jogging.

venerdì 15 giugno 2012

Hey Mr Dj put the record on. Post stiloso per mamme di maschi.

Come ho sempre detto, uno dei principali fattori che inducono una donna a desiderare una figlia femmina è che la femmina la puoi vestire come ti pare. Classica, contemporanea, punk-rock, stilosa, it-girl, sportiva, velina ce n'è davvero per tutti i gusti e tutti gli stili.
La stessa cosa non si può dire per un maschio. Per i maschi vale sempre il classico trinomio jeans, maglietta e felpa, che sì è pratico per carità, ma sai cheppalle.
E poi ho una teoria. Se è vero che la maggior parte dei maschi non si sa vestire (ed è vero), allora è necessario agire fin da subito sul loro senso estetico per fare in modo di non allevare futuri uomini che a quarant'anni avranno lo stesso look (e gli stessi capi, temo) delle medie.
Quindi, mamme di maschi che non sapete mai come vestire, non disperate, ma reagite! Io sono qui per aiutarvi.
Quella che sto per mostrarvi è una carrellata di stili. E anche se io ho una netta predilezione per il mood alla Justin Timberlake (sono tamarra dentro), vi propongo anche la versione Prince William.
E ora lustratevi gli occhi!

Fore!! Axel and Hudson

Io e il mio orologio


Normalmente sono una persona puntuale. Mi piace arrivare con quei cinque minuti di anticipo che mi permettono di non essere in ansia. Da un po' di tempo, però, sono costantemente in ritardo. Oserei dire, puntualmente in ritardo. Colpa del piccolo gnomo che vive con te!, direte voi. Invece no. Sì, certo, c'è anche la componente nanesca (non voglio questo  voglio quello, se i pantaloni sono lunghi li voglio corti, se sono corti li voglio lunghi e via discorrendo), ma io credo che la vera radice del problema sia da ricercare altrove.

giovedì 14 giugno 2012

#metroreaders The Fab Twelve


Lo so, sono giorni che vi lascio a secco di #metroreaders, ma ho avuto i miei buoni motivi.
Motivo n.1, il più valido: ultimamente in metro mi addormento quasi sempre, ed è già tanto che non abbia mai saltato la mia fermata, quindi ciao ciao metroreaders!
Motivo n.2: siamo impegnate nella realizzazione di pindarici progetti e uno di questi riguarda proprio i metroreaders. Stiamo per partire con un'azione di guerrilla stickering per promuovere la lettura sui mezzi pubblici.

mercoledì 13 giugno 2012

Le vacanze al contrario


Lo so, non incontrerò i favori di nessuno, però lo devo dire. Già lo avevate capito, vero? Io d'estate non sogno vacanze al mare, ma di spostarmi su-su-su verso l'inospitale Nord che, a detta di molti, altro non fa che accoglierti con folate di vento e scrosci di pioggia. Ma come amo ripetere, la pioggia e il vento puliscono il cielo, per questo lassù le nuvole sono stupende, in un contrasto impareggiabile con un azzurro quasi artificiale. Sì, lo so, capita di avere le nubi in bocca, e allora niente cielo. Ma trovo affascinante e accogliente anche un tempaccio così.
Be', insomma, pensando alla mia vacanza ideale mi imbatto nell'ultimo post di Nordic Design, dedicato a un albergo molto speciale a Stoccolma.

Fenomenologia di Alanis Morissette


Ci sono dischi che sembra parlino di te e con te soltanto, sanno ciò che sei stata e addirittura quello che diventerai. Sono concentrati di ispirazione, frullati vitaminici di ribellione, aggregatori di tristezze da amori infranti o anche solo occasionali. Parlano dei tuoi errori e di come li commetterai ancora e ancora. Per il semplice fatto che sbagliare è la cosa più divertente che tu possa fare, finché lo sbaglio non porta a conseguenze irreparabili. Ti aiuta a imparare.
Per me quel disco è stato Jagged Little Pill.

martedì 12 giugno 2012

Perché io il personal branding non lo so fare!



Una cosa al Mammacheblog l'ho capita.
Se vuoi che il tuo blog buchi lo schermo del pc devi fare #personalbranding.
Ecco io in quella cosa lì sono negata. Forse mi può aiutare Luigi Centenaro ma sarebbe una missione degna dell'armata Brancaleone, e la sua professionalità probabilmente ne uscirebbe perdente o quantomeno depressa.
Non ho mai trovato un modo degno per migliorare o almeno ripulire la mia immagine nella realtà figuriamoci in rete. IO sono quella che abbina colori a caso, quella per cui un noto hairstylist  ha inventato il look Out of bed, peccato che su una modella ventitreene faccia leggermente più figo che su una i cui capelli non appena piove assomigliano a quelli di Kelly McGillis. E giuro, non ho la faccia di Kelly McGillis. E giuro, non ho nemmeno mai baciato Tom Cruise o un suo pallido clone.
Sono quella che inizia la dieta con un mojito, convinta che sì, tanto la menta sgonfia ed è drenante.
Io sono quella che sabato al Mammacheblog è riuscita a fare le corna alla telecamera di Donna Moderna credendo di non essere vista, o che il giorno prima del MomCamp di settembre aveva denigrato su un noto social network il prodotto che solo 24ore dopo avrebbe scoperto essere il principale sponsor della giornata.
Quindi, no io il personal branding non lo so fare.
E mi va bene così.

MammaCheStile @MammaCheBlog

giovedì 7 giugno 2012

Let's get married

Tutto è cominciato quando ho scoperto la sezione Weddings di Etsy.


Da quel preciso istante nulla è più stato come prima.
Ore e ore a rimuginare che, sì in effetti il mio matrimonio mi è piaciuto. Che la location era quella giusta, un castello con museo etnografico annesso, che il mio vestito mi faceva assomigliare a un uccello tropicale, e che solo per il fatto che a una prima occhiata sembrava avere delle sfumature viola era dissacrante al punto giusto.
Ecco l'anello al dito invece mi sarebbe da sempre piaciuto averlo con i teschi, in modo che si mimetizzasse bene tra gli altri, che a me i gioielli, soprattutto quelli simbolici, non sono mai andati a genio. Figuriamoci quelli che gridano ai quattro venti che tu appartieni a qualcun altro. Ma che, sei scemo? Lì però mi è mancato il coraggio.
Insomma, però qualcosina mi sarebbe piaciuta farla diversa, col senno di poi.

Col naso all'insù


mercoledì 6 giugno 2012

Avete conservato i vostri temini delle elementari?

C'è qualcosa di magico e prezioso nei nostri ricordi di bambini, qualcosa che sfugge alle insidie delle velleità insoddisfatte, del nostro futile interrogarci sulla direzione da prendere, della serietà con cui vogliamo dare lustro a una individualità pretenziosamente ben avviata.
In quella terra di nessuno, immacolata e candida, dove tutto è concesso, però la memoria è labile, muta forma e sostanza continuamente, i fatti realmente accaduti si smaterializzano davanti ai nostri occhi trasformandosi in Sogno o nella personalissima Mitologia della nostra infanzia.
Tuttavia esiste un luogo dove le nostre gesta di bambini si fermano, immortalate da una scrittura incerta ma audace. Un luogo dove noi possiamo finalmente ammirarle per quello che sono state, con i nostri occhi nostalgici di adulti.
Quel luogo è il Quaderno dei Temi delle Elementari.


A casa degli altri


Ignaro ospite della nostra officina craetiva (OCa) oggi è il fotografo Todd Selby. Che cosa fa il nostro amico? Con il progetto The Selby in your place, fotografa le case degli altri, che sono in genere personaggi del mondo dello spettacolo, della moda, del design, e li ritrae nel loro spazio, che racconta dettagli di personalità che le parole farebbero fatica a trasmettere.
 Il bello della fotografia è anche la sua inesorabilità. Certo, con photoshop si può trasformare qualsiasi immagine nel suo opposto e il punto di vista dello scatto è solo uno sguardo parziale sulla verità. Ma appunto per questo è inesorabile, perché quello che vede il fotografo può essere totalmente diverso da quello che percepisce il fotografato, senza che quest'ultimo se ne renda conto. La fotografia esprime senza esplicitare. Nel ritrarre le case degli altri, Selby è un osservatore attento, che coglie i dettagli dell'abitare, che sono poi i dettagli di chi abita quegli spazi, e a cui magari l'interessato non ha mai prestato particolare attenzione.

martedì 5 giugno 2012

Dice il saggio...


It has often been said, and no doubt truly, that one ages very quickly if one lives amongst unhappy peaople. Also they say that southern England is a good place for keeping good looks

Si dice spesso, e senza dubbio a ragione, che una persona invecchia molto velocemente, se vive tra gente triste. si dice anche che il sud del'Inghilterra sia un buon posto per mantenere un bell'aspetto.

Papaverizzati nel nulla

Questa è la breve storia di una missione fotografica. Pomeriggio, sole velato, temperatura calda ma non troppo. Cristina & Family si avviano a cavallo delle loro biciclette verso il suggestivo campo di papaveri, che si estende immenso sul retro di Villa Litta, una villa storica nel piccolo paese di Orio Litta. O sarebbe meglio dire che si estendeva dietro la villa. Non che il campo sia scomparso, per fortuna, ma quest'anno non è coltivato a grano, bensì  a mais, e tra i gambi di mais, ovviamente, nessuna traccia di papaveri. Peccato, missione fallita. Un paio di cosette, però le abbiamo riviste: la splendida, decadente e purtroppo cadente cappella alle porte di Somaglia. Ormai delimitata dai nastri della scena del crimine, viene lasciata cadere senza nessuna terapia del dolore. E poi eccolo, un campo di grano, meravigliosamente dorato, ma nessun rosseggiare di papaveri.

lunedì 4 giugno 2012

La vita è là, dove scorre il fiume


Il fatto è che avevo bisogno di ricaricare le pile.
Quando le cose non vanno come vorresti, è inuntile opporsi alla corrente. Meglio lasciarsi trasportare, per scoprire dove potresti arrivare senza nemmeno avere la necessità di muovere un passo.
Ci sono giorni in cui mi sento sfinita, senza un vero motivo, come uno di quei criceti che girano a vuoto sulla ruota e che alla fine non arrivano da nessuna parte, non producono niente se non ilarità immotivata  e sguaiata fra gli astanti. In questi casi faccio come l'acqua del fiume, mi lascio trasportare, per vedere dove si va a finire.

Mostra di-segni


Come promesso, ho fatto un salto alla mostra legata al concorso di disegno umoristico dedicato a Giuseppe Novello. C'erano tutte le vignette dei partecipanti, provenienti da ogni parte del mondo, una sezione dedicata alle scuole medie di Codogno, che hanno partecipato con i loro disegni, e poi non mancava un angolo tutto dedicato ai disegni di Novello.

venerdì 1 giugno 2012

Impariamo a conoscerci: da Pink Butterfly al cestodeitesori.

Ho conosciuto Ilaria e Silvia perché dovevo assolutamente intervistarle. E perché i loro braccialetti mi avevano conquistato. Naturalmente sono uscita dal loro atelier creativo con le borse cariche di roba, manco fossi andata a fare la spesa all'Esselunga. Ma la storia delle mie mani bucate non ha molto a che fare con il post di oggi. 
Ilaria mi ha invitato a rispondere a delle domande, per conoscerci meglio. E siccome una persona che ogni giorno crea bellezza non può essere delusa, io le ho risposto a modo mio.


1. Cosa non manca mai nella tua colazione?
Un caffè e un sorriso



Capogiro

DefinizioneGiramento di testa SIN vertigine || figg. da c., sbalorditivo | dare, far venire il c., stupire, sbalordire


Applicazione: la testa fluttua, come sospesa in un fluido, sensazione di liberazione e smarrimento allo stesso tempo. Lasciando perdere la sensazione di testa leggera che mi sorprende di tanto in tanto, a causa dell'improvvisa botta di caldo, sospetto, parliamo invece di situazioni da capogiro. Cose tanto belle da far perdere l'equilibrio, che si sa, è un po' sopravvalutato. Idee, progetti, incontri, momenti da capogiro. Cadiamoci dentro senza rete.

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