Oggi voglio svelarvi la sua identità.
LUI è Marco Ongaro. Da Monza si è trasferito in una parte di mondo che io amo alla follia, quella porzione di Trentino che lambisce il Veneto, su cui si affacciano le Dolomiti Bellunesi e fra tutte le Pale di San Martino.
Marco è un artista del legno e crea mondi onirici animati da figure che fluttuano sospese, note che escono dal coro, cappelli che saltano sulla testa di ignari spettatori di un cinema d'essai, case risucchiate e poi sputate da un tornado, nuvole che piovono rane.
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Questo è proprio il mio stile, la bellezza della vita che si fa gioco, illusione, assurdo.
I lavori che prediligo sono i libri-mensola, creati a immagine e somiglianza di un libro esistente (i preferiti di Marco, presumo, ma lui può realizzarli anche su ordinazione) sotto cui danzano lettere o simboli che rimandano al contenuto, creando così l'angolo lettura perfetto, libri su libri, la parola che sostiene la parola e così la mette in evidenza, la riscatta da librerie modulari svedesi normalmente strapiene.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjO_S9o6S3g7HmHdKpdF6_T9Bq01Q53xZe7Id5JvxE1gYv_Ncrfo4b9GILbGwEMGnBgd-JRWrJEvSFN6M280HFaK8ESTd-SMHeXkhVCfDMONsZvGGFtDIbo46tzQuaw8P-Sm4G4Nk86JLA/s400/ragno2.jpg)
Marco ha anche un blog, dove ci aggiorna sui suoi lavori, condividendo con noi quello che lo ispira.
Voi no?
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