Esperti di editoria mi dicono che il giallo non va. Me lo dicevano anche quando il thriller sbarellava il mercato. Perciò non credo a questi guru. Anche se io parlo proprio del giallogiallo, compreso il cozy mystery, che si chiama così proprio perché è pensato per pantofolai come me: plaid, tazza di tè, libro e magari una intensa pioggia fuori della finestra, che rende ancora più credibile l'atmosfera inglese.
Sì, perché per me il mystery deve essere rigorosamente ambientato in UK, o al limite nella Repubblica d'Irlanda. E se è ambientato altrove è solo per una vacanza, ma le atmosfere e le abitudini... quelle devono rimanere. Anche se devo dire che ho amato Sciascia.
Io mi trovo così bene tra le pagine di un giallo che proprio non riesco a capire come lo si possa snobbare. Certo, lo so, non stiamo parlando di letteratura da Nobel, ma nemmeno di sub-letteratura. Come ho già ripetuto alla nausea e come tutti voi sapete, il giallo offre infinite occasioni per fare letteratura con maiuscola.
Ma non è questo il punto.
La domanda che mi pongo è: che vogliate rilassarvi o riflettere, perché non vi piace il mystery?
Per me è come credere che esista davvero qualcuno a cui non piace il cioccolato. Costoro, ne sono certa, mentono.
Aiutatemi a capire, quindi, anche se non prometto di credervi.
Intanto continuerò a dire che #ioleggodasola
A me è un genere che non piace, ma ora che ci penso, non so proprio perché! In effetti ne ho letto solo uno da piccola, letteratura per ragazzi…e poi sempre stata lontana per via dello stato d'animo negativo che mi trasmettono…le copertine!!! Magari se andassi oltre…quasi quasi, un giorno ci provo!
RispondiEliminaIl bello del mystery è che è narrato con levità. Niente cupezze, in genere. Poi dipende un po' dagli autori, ma ciò che conta sono l'indagine e le atmosfere. Provali! :)
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