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lunedì 4 giugno 2012

La vita è là, dove scorre il fiume


Il fatto è che avevo bisogno di ricaricare le pile.
Quando le cose non vanno come vorresti, è inuntile opporsi alla corrente. Meglio lasciarsi trasportare, per scoprire dove potresti arrivare senza nemmeno avere la necessità di muovere un passo.
Ci sono giorni in cui mi sento sfinita, senza un vero motivo, come uno di quei criceti che girano a vuoto sulla ruota e che alla fine non arrivano da nessuna parte, non producono niente se non ilarità immotivata  e sguaiata fra gli astanti. In questi casi faccio come l'acqua del fiume, mi lascio trasportare, per vedere dove si va a finire.

Il fiume che scorre mi è sempre sembrata un'ottima metafora di vita. Niente lo può fermare, se non un calore così forte da risucchiare linfa ed energia a tutta la natura circostante. Ma anche in questo caso, basta un po' di pioggia perché riprenda nuovo vigore.
Adesso ho bisogno di immergermi in quel fiume per ritemprarmi, per dimenticare e rinascere con una nuova pelle.
Ho bisogno di fissare lo sguardo solo su piccoli gesti essenziali, come lanciare i sassi da un ponte.


Meravigliarmi  nello scoprire che ci sono gnomi che cavalcano tartarughe.


Chiedermi perché, appesa all'albero di un piccolo bosco, c'è una gabbia vuota.


Forse è lì per offrire riparo e ospitalità senza la pretesa di trattenere, o peggio intrappolare?
E penso che proprio così dovrebbe essere l'amore. Una gabbia con le porte aperte, che ti ripari dalle intemperie o dalla solitudine della notte, ma che ti lasci spiccare il volo quando spunta il sole e le tue ali ritrovano coraggio.
Bisogna essere forti per donare un amore così. E generosi.
Io non so se sono una di queste due cose, ma ci voglio provare. Perché in ballo c'è un futuro ancora da scrivere.



E una ruota, quella del tempo, che gira senza sosta.


2 commenti:

  1. Il fiume che scorre è sempre stata la mia metafora preferita, panta rei.

    Queste immagini fanno venire voglia di scappare dalla città!

    Ilaria

    RispondiElimina
    Risposte
    1. guarda Ilaria, io sono sempre stata una ragazza di città, mi trovo a mio agio nell'asfalto, tra i palazzi e lo smog non mi provoca alcuna allergia. ma devo dire che, da quando sono venuta a vivere qui, i miei nervi e le mie figlie mi stanno ampiamente ringraziando. ah, il fiume che scorre, starei ore a osservarlo.... e non per vedere passare i cadaveri.
      grazie per avermi citato nel tuo post di oggi, il talento in realtà è tutto vostro.
      che sia un ottimo inizio di settimana, carico di energia e di tutto quello che vorrai metterci.

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