Oggi offriamo a Davide Beltrami il nostro spazio per raccontare un progetto che ha fortemente voluto, un progetto che ha a che fare con i bambini e con l'intrinseca capacità delle storie,
delle parole ripetute piano, della fantasia che modella a proprio piacimento
di guarire anche le ferite più profonde.
Benvenuto Davide.
Da un’idea per
bambini ospedalizzati al progetto di comunicazione sociale:
STORIETESTACODA
A chi si rivolge:
il Progetto STORIETESTACODA è rivolto principalmente a bambini
ospedalizzati.
Perché bambini
ospedalizzati:
Il ricordo dei momenti trascorsi in ospedale da bambino, in quelle
stanze dove il tempo trascorre troppo lento … o troppo veloce, ha
sicuramente avuto un ruolo determinante in questa scelta.
L’obiettivo è
quello di portare un raggio di luce, un sorriso a quei bambini con
delle storie un po’ diverse. Storie speciali per bambini speciali.
In questo modo bambini e genitori, per qualche istante, trovano nel
tempo un alleato importante.
Come arrivare a
quei bambini:
con l’aiuto della Associazione ONLUS Casina dei bimbi che ha
creduto nel progetto da subito ed ha investito nel progetto,
inserendo le STORIETESTACODA all’interno di bellissimi “kit per
giocare in ospedale”.
Come sta andando:
Questi kit monouso sono pronti per “invadere” gli ospedali,
saranno distribuiti prossimamente in diversi pronto soccorso ed
ospedali pediatrici delle Province di Reggio Emilia e Modena, ma non
solo. Un ringraziamento speciale a Casina dei bimbi per i loro sforzi
ed il loro impegno.
Online:
dal sito www.storietestacoda.it è possibile scaricare gratuitamente, stampare e divertirsi con le
storie in 2 formati differenti, diversi da quello distribuito negli
ospedali.
Come è nata
l’idea:
le STORIETESTACODA nascono come idea-gioco in famiglia.
Il gioco consiste
nell’iniziare a raccontare una storia classica, stravolgerne la
parte centrale e terminare riallacciandola al lieto fine del racconto
originale. Il tutto inventato sul momento e quindi sempre diverso.
I bimbi all’inizio
protestano un po’: "la storia non è così" … ma allo stesso
tempo sono incuriositi:
"continua, continua" … !!!
Due vermetti litigano dopo aver mangiato la mela |
Finalmente passa una nave e la stella contenta lo racconta alla luna |
L’evoluzione:
pur non essendo un illustratore/fumettista, da sempre scarabocchio su
fogli e foglietti idee che attraversano i miei pensieri.
Da qui il tentativo
di “raccontare” quelle storie non con la voce, ma tramite
semplici disegni, uno all’inizio (TESTA) ed uno alla fine (CODA)
del foglio, lasciando ai bimbi il compito di completare con i loro
disegni la storia per poi raccontarla.
Il gioco è quindi
quello di creare un collegamento tra TESTA e CODA inserendo quello
che di fatto è
il CUORE … della storia.
L’idea piace e,
per verificarne l’efficacia, il gioco viene proposto a bimbi di 5
anni (ma anche più grandi) con risultati sorprendenti.
Questi inaspettati
risultati aprono nuovi scenari, ed è proprio in questa fase che le
tante idee prendono forma tramutandosi in un vero e proprio Progetto
di comunicazione sociale.
Ora non mi resta che
attendere ed osservare i risultati attraverso la reazione dei bambini
e, solamente dopo i primi sorrisi, solamente quando un bambino
cercherà le STORIETESTACODA per trascorrere
qualche momento sereno,
potrò dire di avere centrato l’obiettivo.
Qualcuno mi ha
chiesto: perché chiamarle Storie e non racconti?
Beh, in realtà è
molto semplice: ogni BAMBINO ha la SUA STORIA da raccontare,
condividere e insegnare, ma soprattutto da VIVERE.
Davide, un semplice
Alesatoredivirgole
Grazie a ilcestodeitesori per avermi offerto questo spazio e la possibilità di far conoscere Il progetto STORIETESTACODA.
RispondiEliminaDavide
Grazie a te Davide, e mi raccomando tienici aggiornate!
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