Morris Lessmore amava le parole.
Amava le storie.
Amava i libri.
E tutti i giorni scriveva le pagine del suo libro, dove riponeva tutti i suoi sogni e le sue speranze.
Purtroppo, un giorno accadde qualcosa che fece vacillare il placido mondo di Morris.
Si sa a volte le situazioni sfuggono al nostro controllo e gli obiettivi che ci eravamo prefissi sembrano sfumare e farsi sempre più lontani. La paura e l'insicurezza ci prendono per mano e noi non sappiamo dove andare, cosa fare. E cominciamo a vagare.
Era successo proprio così a Morris Lessmore. Finché un giorno, invece di guardare in basso, come ormai era abituato a fare, alzò lo sguardo e quello che vide gli cambiò la vita.
Entrò in un mondo magico dove le parole fluttuavano nell'aria, pronte a essere colte e assaggiate. Lì Morris sentiva il brusio tenue di migliaia di storie diverse, come se ogni libro sussurrasse un'invito alla lettura. Un posto dove Morris si sentiva protetto e utile.
E fu così, tra quei libri, che la nuova vita di Morris ebbe inizio.
A volte si perdeva dentro un libro senza quasi uscirne per giorni interi.
Gli piaceva condividere i libri con gli altri. "C'è una storia per ciascuno" diceva Morris. E tutti i libri erano d'accordo con lui. E la sera, dopo che tutte le storie erano state lette e raccontate, Morris riprendeva in mano il suo libro. Continuava a scriverci le sue gioie e i suoi dolori, tutto ciò che sapeva e tutto ciò che sperava.
Passarono così i giorni, i mesi, gli anni.
Finché per Morris Lessmore venne il momento di andare.
I libri erano dispiaciuti, ma capirono. "Vi porterò tutti qui dentro" disse, e indicò il proprio cuore.
Poco dopo una bambina si fermò sulla soglia di quel posto incantato. E fu allora che accadde una cosa davvero incredibile. Il libro di Morris Lessmore volò fino a lei e aprì le sue pagine.
La bambina cominciò a leggere.
Ed è così che la storia finisce, esattamente come è cominciata.
I Fantastici libri volanti di Mr Morris Lessmore, scritto da William Joyce per Rizzoli, è una favola che racconta di un mondo incantato, dove ancora le parole custodiscono, avvolgono e proteggono. Una favola sul potere salvifico della lettura. Un invito a tenere lo sguardo sempre rivolto verso l'alto, qualsiasi cosa accada, che qualcosa di magico di sicuro ci aspetta dietro l'angolo. E se non sarà magico poco importa. Lo renderemo noi tale con l'unico strumento che abbiamo a nostra disposizione, il dono più democratico che esista, quello della fantasia.
Per chi ha un tablet, esiste una stupenda versione e-book interattivo, in inglese, che lascia incantati. Ne abbiamo parlato qui.
Questa è davvero una favola! Leggo sempre la storia con la mia nipotina e le farò vedere le vostre foto :)
RispondiEliminaChe bello Tilia! Spero che la tua nipotina abbia apprezzato.
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