Ho letto di persone che fanno propositi che sperano contro ogni logica ed esperienza pregressa di mantenere.
Ho letto di persone che proprio non ne fanno, intuendo l'ossimoro che si cela dietro le buone intenzioni dell'anno nuovo. Se hai bisogno di stilare una lista, vuol dire che dei propositi di quello vecchio ne hai lisciati un bel po'. Altrimenti non avresti nulla da chiedere, a meno che tu non sia una desideratrice compulsiva e a quel punto anche solo l'atto stesso del desiderare perderebbe ogni valore.
Quindi non mi vergogno a dire che appartengo alla categoria di chi i buoni propositi non li fa e non li ha mai fatti. Solo perché sono consapevole della totale disorganizzazione che permea anche solo l'atto del mio desiderare.
In compenso ho riscoperto il valore del silenzio e della disconnessione di cui parlava anche Giovanna.
Me l'hanno insegnato le montagne, immobili e silenziose da sempre. Impassibili e ignare delle nostre umane vicende, loro continuano a essere ciò che sono sempre state, senza ansie da prestazione o repentini cambiamenti.
Amo le Dolomiti per quel loro essere uniche e diverse, montagne che vengono dal mare, coralli in alta quota che di sera si accendono, ci accendono di incredulità gli occhi.
Mi mancano i nostri timidi abbracci della sera.Per scendere, poi, bè quella è un'altra storia.
Avete presente gli slittini di una volta, quelli in legno, che a confronto il bob rosso fa dannatamente cheap?
Ecco il locale vi fornisce l'attrezzatura, poi sta a voi dimostrare di avere ancora la lucidità necessaria per buttarvi giù dall'ultimo pezzo della pista rossa che scende dalla Tognola, senza avere un rapporto carnale con qualche albero.
Un po' come un test alcolemico estremo, anzi potrebbe sponsorizzarlo la Redbull, penso di aver appena inventato il co-marketing del secolo.
Noi l'abbiamo fatto, come ogni anno, per il compleanno di Mia.
Per lei niente feste ai gonfiabili, pigiama party, o pizzate con gli amici.
Solo il silenzio della montagna e il vecchio, sano rischio di rompersi l'osso del collo, che poi trovatemi un bambino a cui non piace il rischio.
Tornata a casa, sono decisamente rientrata nei ranghi, ho ripreso in mano il telefono e mi chiedo come abbia potuto mai immaginare di farne a meno.
Ma va bene così.
Che poi è come quando, mentre guidi, dei pedoni ti attraversano la strada senza guardare, sembrano sbucati dal nulla e tu imprechi in tutte le poche lingue che hai imparato, compresi i dialetti. Ma quando parcheggi, scendi dalla macchina e attraversi saltellando fuori dalle strisce, magari in curva, quell'automobilista che ti fa il pelo lo mandi a cagare senza troppe metafore.
che bello questo post! Bellissimo il compleanno di Mia e le foto!
RispondiEliminai compleanni festeggiati durante le feste bisogna renderli speciali
EliminaRespiro leggendo
RispondiEliminainspira-espira-inspira-espira oohmmmm
EliminaQuelle montagne, sono profili scolpiti nella mia mente e nel mio cuore più di ogni altro luogo mai visto in 33 anni di vita. Fino ai 16 le Dolomiti, la Val di Fassa prima e la Val Badia dopo, sono state le mie vacanze e sono loro che mi hanno regalato la sensazione di potercela fare. Ogni volta che arrivavo al rifugio, dopo ore di camminata, mi sentivo onnipotente. Mi mancano, grazie per avermele ricordate così bene.
RispondiEliminaIl Trentino è magico. puoi sempre tornare ;-)
EliminaBellissimo post e bellissime foto. Amo la montagna
RispondiEliminaPerò ecco ti ho trovato un bambino a cui non piace il rischio..ti presento mio figlio.
Ciao Elena
Crescerà, gli passerà e tu starai in piedi due notti su sette ad aspettarlo. Coraggio
Eliminabello, bellissimo post. Io quest'anno niente propositi ;)
RispondiEliminagrazie Laura. secondo me i propositi nuocciono gravemente alla salute. anzi direi, per quest'anno meno propositi e più propoli. vabbè vado. ciao.
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