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venerdì 17 gennaio 2014

Ode allo strafalcione catartico

Torna dopo la pausa natalizia la nostra rubrica del venerdì, quella delle parole sussurrate 
e delle confessioni appena accennate.
Oggi affidiamo questo spazio bianco a un'amica speciale.
Amo Lucia per quella sua concretezza tagliente, perché non si accontenta mai di qualche bella parola e un paio di moine. La amo perché è una sportiva e si vede che è una lottatrice. 
La amo perché fa dell'ironia il suo pane quotidiano e spesso le piace buttarla in vacca. 
La amo perché se dagli occhi di una persona si percepisce la sua anima, 
bè allora lei c'ha due anime così. 
Amo le sue perle di saggezza, che, cazzo, per essere saggi mica bisognerà avere cent'anni! 
La amo perché parla di libri con intelligenza e fantasia, e fa parte di un gran bel team. 
La amo perché so che se fossimo vicine di casa e potessi citofonarle e chiederle di venire con me a vedere cosa c'è sul fondo del Naviglio quando lo dragano, lei lo farebbe. Probabilmente mandandomi affanculo, ma lo farebbe.

Se volete amare Lucia quanto me vi consiglio di fare un giretto qui e qui
Io intanto vi auguro uno splendido venerdì!




Impara l’arte e mettila da parte.

Certo che quando si fanno le associazioni libere a me viene sempre un gran magone; ho paura che se un jiin di sorveglianza leggesse nella mia mente potrebbero scatenarsi apocalissi e rivoluzioni, soltanto per riuscire a incatenarmi in fondo alla più oscura prigione evitando che una pazza furiosa giri libera per la terra.

Psicologi e psichiatri tutti, vogliatemi bene: sono una semplice ragazza, complessa e delicata, trottolino amoroso e dudù dadadà.

Quando leggo - e io leggo molto, di tutto - assimilo facilmente ma a volte in modo sconclusionato. Ovvero associo pezzi presi un po’ di qua un po’ di là. Io imparo l’arte, poi la metto da parte molto in fretta, nel senso che proprio me ne dimentico.

All’ultima mostra di Kandisky io pensavo di entrare e vedere i quadri quelli fatti con tutti rettangoli colorati e invece lui aveva come forma preferita il cerchio. E dire che è uno dei miei artisti preferiti, solo che ho preso una cantonata. Come anche quando nomino ad mintula canis il nome di alcuni muscoli, nelle occasioni mediche da esperta ortopedica (o si dice neurologa?), si insomma quando apro lo studio e devo fare la sveltona spiegando i dolori a mio padre e mia madre: che loro mi guardano un po’ basiti, però non ribattono tanto (sospetto per lasciare la loro figliolina convinta del suo sapere, cuore di madre).

Insomma, certe volte vado lunga e non ci sto tanto a pensare. Mi piace svarionare, sapere di millantare conoscenze che non ho solo per il gusto di ridere sopra l’errore. Diciamo che il fatto di avere una figlia di sette anni ha di molto ridimensionato la pretesa che ho da me stessa; lei sbaglia ogni tanto, poi ci fa la domanda, poi impara. Quindi è la dimostrazione classica che non c’è miglioramento senza errore.

Oh insomma, che male c’è a ordinare come vino uno Champignon? E poi: quando provate le scarpe, non vi viene mai il dubbio che sotto la suola di un tacco 12 potrebbe esserci un cavò invece del platò?

Beati quelli che non hanno dubbi, perché di essi è il regno del Devoto Oli.

Non trovate insopportabili quelli che non sbagliano mai? Personaggi fumosamente acculturati, che snocciolano nozioni come un toscanaccio snocciolerebbe bestemmie? Io trovo detestabili i bambini perfetti, i maestrini che stanno seduti composti con la schiena dritta, con l’appartato auditivo di Wonder Woman e la lingua biforcuta pronta a correggere la mia dizione di “the book is on the table”.

Osanna all’abbaglio, ode all’equivoco, flash mob per il refuso. Io sono quella che gode della sgrammaticatura saltuaria, elevo lo strafalcione a forma creativa, vivo l’inesattezza come gioia. Ahhhhhh, prendere la svista è catartico come una seduta sul wc.

Sono una mostra, molto più che un mostro.

E ne sono felice, è molto più mostro chi non lo dice.

5 commenti:

  1. uuuh, potrei candidarmi a Regina degli abbagli e degli equivoci!
    Ti ammiro, mostra di una collega! <3

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  2. Io invece ho la fama di colui che non sbaglia una virgola, e ovviamente quando la castroneria arriva, arriva grossa!

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  3. uh io negli strafalcioni mi ci crogiolo...
    perciò grazie, per aver dato voce a noi imprecisi di professione!

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  4. Ohhhh che sollievo le confessioni! :D

    RispondiElimina

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