Ringraziamo Quandofuoripiove per la font fighissima, liberamente ispirata a quella della Tube londinese. |
Vorrei che tutti leggessero, non per diventare poeti o letterati, ma perché nessuno sia più schiavo.
Gianni Rodari
Domani i #metroreaders si impossesseranno della città. E sarà un'invasione pacifica, disarmata e soprattutto benefica.
Questo è il nostro primo vero progetto targato OCa e come promesso contiene buone dosi di follia, una certa spregiudicatezza e originalità q.b.
Forse chi ci segue si è già fatto un'idea di che cosa siano i metroreaders e di cosa significhi questo progetto per noi. Abbiamo inseguito, stalkizzato e importunato i pochi esemplari di lettori incontrati durante i nostri viaggi metropolitani. Li abbiamo immortalati, ovviamente a loro insaputa, per portare una testimonianza. Per far capire che la lettura è un'attività sana, che può essere praticata in qualsiasi momento della giornata, anche nei ritagli di tempo come i lunghi spostamenti giornalieri verso il posto di lavoro, non c'è scusa che tenga. Leggere fa bene al corpo e alla mente, i libri vanno assunti con regolarità, almeno uno al mese, se vogliamo elevarci al di sopra della bruttura, dell'ignoranza e dell'arroganza che ci circondano.E magari provare a combatterle.
Per chi ha figli, come la maggior parte delle persone che seguono questo blog, dare l'esempio è fondamentale. Non dimentichiamo che i bambini imparano da noi. Da noi apprendono la felicità, il rispetto, la generosità, la fiducia in se stessi. Da noi imparano anche l'invidia, l'egoismo, l'insicurezza. Da noi possono imparare ad amare i libri, soltanto vedendoci leggere. E, più in generale, in un mondo dove i grandi leggono, anche i bambini ameranno leggere, condividere storie e immagini, lasciarsi affascinare da mondi che non gli appartengono ma che in un attimo possono dilagare nei loro occhi e nella loro immaginazione.
Anche per questo abbiamo deciso di portare il progetto a un livello superiore. Abbiamo fatto stampare mille adesivi con due immagini dei metroreaders, l'hashtag con cui potete seguirli su instagram e twitter, e lo slogan che aveva vinto il nostro piccolo contest di ottobre (grazie Elena!): metroreaders, metrodreamers. Due parole che contengono un universo.
Martedì pomeriggio, a partire dalle diciassette, andremo ad attaccarli in giro per Milano (in prevalenza sui Navigli), operando una guerrilla stickering in piena regola. Ma non è tutto, con noi ci saranno i ragazzi di Origami Videography, che abbiamo conosciuto su twitter e le cui immagini ci hanno letteralmente conquistato. Così da questo pomeriggio nascerà un video, che speriamo di far girare nella rete il più possibile anche con il vostro aiuto.
Quindi sappiatelo, noi domani saremo in strada, muniti di adesivi e telecamere. Se vorrete partecipare, sarete i benvenuti. Perché la lettura è un bene comune. Aiutateci a difenderlo..
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RispondiEliminad'accordo, lo ammetto mi sono autocensurata. in realtà era una prova per vedere se mi bloccava i commenti... che nerd!
RispondiEliminaDomani non potrò essere a Milano, ma alla prima occasione cercherò i vostri sticker in ogni angolo della città , sperando che riusciate a ricoprirla :-)
RispondiEliminaBuon stickeraggio
Io faccio il tifo da qui
Cri
Tifa Cri, tifa, che oggi sarà una giornata campale!
EliminaAllora? Com'e' andata? Io continuo a fare il tifo, ma voglio gli aggiornamenti ;-)
EliminaAdesso capisco tante cose... Metroreaders attack! Posso dire di volere assolutamente uno sticker?! Lo voglio, lo voglio, lo vogliooooo!
RispondiEliminaLo avrai... se vieni stasera! :-) Scherzo, lo avrai comunque, ma mi devi dire almeno il tuo nome, caro Anonimo.
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