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lunedì 5 novembre 2012

La vita in scatola

Oggi abbiamo il piacere di ospitare un'artista che con il suo lavoro raccoglie momenti, li inscatola per fissarli nel tempo e nella memoria, silenziosi e potenti. 
Le Scatole racchiudono i suoi ricordi e quelli delle persone che ha incrociato, creandone di nuovi.
Ecco a voi Daniela Ferretti.

La telefonata
ci sono telefonate che ci portano fuori e che ci fanno tuffare con tutti noi stessi in una realtà mai immaginata, questa era una di quelle telefonate.

Le Scatole fanno parte di un progetto che seguo da più di quattro anni. 
Non sono state una scelta a tavolino, sono nate in un periodo in cui mi stavo concentrando sulla raffigurazione di eventi che in potenza avrebbero potuto cambiare il corso della mia vita, in bene o in male, non era questo il punto. 
Disegnavo e dipingevo stralci di vita memorabili, scelte, episodi pericolosi, incontri in/fruttuosi e così via. In questo senso fu di certo un momento memorabile quello in cui, passeggiando per la città con una mia cara amica, mi imbattei in una montagna di scatole, tutte bianche, tutte uguali, abbandonate sul ciglio della strada. Ricordo che facemmo diversi viaggi per "metterle in salvo" nello studio che condividevamo tra gli sguardi increduli dei passanti.
Da li alle Scatole come le intendo oggi il passo fu brevissimo, giusto il tempo di intagliare un coperchio e vedere l'effetto che faceva… fu amore a prima vista.

All'inizio prendevo le storie e le mettevo all'interno delle scatole unicamente per scavalcare le due dimensioni del disegno, per rendere vive le ombre dei soggetti. Poco dopo ho realizzato la vera sostanza di quello che stavo facendo: stavo archiviando. Dalla semplice narrazione di eventi mi trovavo ora davanti alla loro oggettivazione, mettevo in scatola gli episodi della mia vita per ricordarli meglio, o per pormeli come monito.

la città dietro gli specchi
Questa scatola nasce sui racconti di una bambina e a lei è destinata. possiamo chiamarla collezione privata




Oggi realizzo scatole non solo più in base alla mia vita ma anche in base a racconti di altri. Mi piace realizzarle, è come essere investita della grande responsabilità di consegnare alla memoria un pezzo di vissuto di una persona, di aiutarla a mio modo a sorpassare un momento che è stato difficile o, al contrario, a celebrarne uno importante. Archiviare o mettere in theca (mettere in luce) per me non sono due
facce della stessa medaglia.


Nel corso di questi anni le Scatole sono state esposte in diverse mostre personali o collettive. Quando riesco vado almeno all'inaugurazione per vedere gli occhi delle persone che si tuffano nella storia e ridiventano un po' bambini.

Piovono uccelli. Noi siamo già in terra.

coppia antirughe
dove sei? come se tu fossi qui.

Totem portatile

Analcolico biondo

Potete trovare tutte le opere di Daniela, che comprendono anche il video, la pittura e la grafica, qui.

4 commenti:

  1. io rimango sempre esterefatta dalla creatività altrui e di come fluisca fuori così naturalmente senza stare lì a pensarci troppo.
    La creatività in assoluto è la cosa che, più di tutto, chiederei a babbo natale.

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    Risposte
    1. chiediamone due casse piene piene. magari qualcosa ci rimane attaccato.

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  2. Queste scatole sono uno spettacolo! PS ho dato un'occhiata veloce al vostro blog e mi piace molto... Mi sono appena iscritta!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. sì anch'io me ne sono innamorata e come al solito davanti alle idee come questa penso: macchecavolo perché non ci ho pensato io? ed è qui, in queste poche parole, che si annida la vera essenza dell'arte contemporanea.
      grazie dei complimenti e benvenuta!

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