Il teatro è un mondo di magia, questo lo sappiamo. Più del cinema, perché non è affatto realistico, e in modo diverso dal libro, perché è in carne e ossa. Sabato scorso ho portato la pulce a cedere lo spettacolo Ernesto Roditore guardiano di parole, al teatro di Casalpusterlengo. Si trattava di un one-man-show divertente, che prende spunto da Farenhait 451 di ray Bradbury per creare una cornice alle storie che il bibliotecario Ernesto Roditore racconterà.
Per salvarle, perché da quando è arrivato il nuovo governatore, i libri vengono distrutti dai mostri zippatori, che vogliono zipparli nella grande memoria del computer centrale, in modo che però nessuno possa più leggerli, perché sono pericolosi: fanno pensare. Ad aiutare roditore, il suo amico Martino, un topolino che comparirà alla fine della narrazione.
La pulce e la sua amica si sono divertite un mondo, ridendo spesso a sproposito e spesso perché ridevano gli altri. Ma non importa, come primo assaggio, l'atmosfera magica del teatro ha sicuramente avuto il suo effetto, perché uscendo pulce ha detto all'amica: "mi è piaciuto", mentre toccavano la parete ruvida con le dita, probabilmente per concludere l'appropriazione tattile dello spazio.
La compagnia è Nonsoloteatro e lui, l'attore e direttore artistico è Guido Castiglia.
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