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giovedì 23 maggio 2013

Bandiere spiegate

Vivienne Westwood

Ci sono alcuni simboli che si ostentano più volentieri di altri. Non so spiegarne il motivo e allora dirò che forse, magari, è un motivo puramente estetico: alcuni simboli sono più belli di altri.A volte basta poco per dare un tocco personale a una casa., e assecondare quella voglia di assertività che magari ci portiamo dietro dall'adolescenza. Un po' come le magliette con le scritte, che dicono agli altri qualcosa di noi. Certo, ogni nostro gesto parla di noi, ma non lo percepiamo esplicitamente. I simboli e le parole (che sempre simboli sono), aumentano la nostra percezione di noi stessi (breve psicanalisi dell'arredo e del vestiario). 
La bandiera britannica, per esempio. (E rieccoci, sempre a parlare di British life). 

Una designer di grido come Vivienne Westwood ne ha fatto quasi un baluardo dell'home decor, tra tappeti e cuscini, senza dimenticare l'orgoglio scozzese con fantasie che riproducono disegni tartan.

Vivienne Westwood

Vivienne Westwood

Vivienne Westwood
E poi altre rivisitazioni, per dare un tocco di colore, e calore, a toni neutri e sobri, anche se, lo ammetto, l'unico oggetto che metterei in casa mia è la latta per i biscotti. Da servire rigorosamente con un buon tè.






4 commenti:

  1. La latta per i biscotti è fantastica.. i tappeti li trovo un pò troppo british!!

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    1. Sì, i tappeti vanno bene per una seconda casa, rustica e mono-tona. Danno quel tocco ironico che dopo un po', probabilmente, stanca. E visto che io non ho una seconda casa... :)

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  2. Ehmm.. io sono quella che ha riempito la casa di bandiere! Le adoro e, lo ammetto, mi sono lasciata prendere un po' dalla mano! ;-)

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