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mercoledì 20 giugno 2012

Fa caldo? E allora accattatevi le desert boots


Lo so fa caldo.
E lo so, con questa temperatura esterna vorreste che io vi parlassi di havaianas, creme solari, vestitini leggeri e fiorati. E invece no. Oggi vi parlo delle desert boots, che però dai, un pochino rimaniamo in tema.
Qualche giorno fa mi sono imbattuta nella strana storia del signor Herbert Schier che in Namibia fabbrica scarpe. Non scarpe qualunque, ma le mitiche vellies, le antenate dei moderni desert boots, appunto. Le prima vellies iniziarono a essere prodotte in Sudafrica intorno al diciassettesimo secolo su imitazione delle calzature della popolazione Khoikhoi e venivano confezionate usando materiali grezzi. In seguito questi modelli furono riadattati dai viaggiatori inglesi ed esportati in Europa, con il successo che ben conosciamo.


Il signor Herbert Schier, erede di una tintoria in Namibia, vide nella produzione delle vellies una intelligente evoluzione dell'attività del padre, trasformò la tintoria nell'Herbert Schier workshop e si dedicò esclusivamente alla lavorazione delle scarpe.



Per farlo, però, si avvalse dell'aiuto di un popolo che sembrava avere un vero talento nel fabbricare le vellies, i Damara, una misteriosa popolazione che parla la lingua degli ottentotti, appresa probabilmente dagli ultimi discendenti dei Khoikhoi alla fine del diciannovesimo secolo.
Oggi, un gruppo di otto Damara assembla e produce a mano circa 20 paia di vellies al giorno.
Queste scarpe sono realizzate con pelle di kudu e la loro colorazione è esclusivamente vegetale. Chiaramente, la lavorazione a mano e il fatto che la pelle provenga da animali selvatici fa sì che il prodotto finale mostri delle imperfezioni. Ma questo è il suo bello.








Un discorso a parte meritano le vellies per bambini. Ispirate ai modelli per adulti, vengono realizzate con pelle di kudu, oryx e cinghiale. E hanno anche un altro optional.
Quando il piede del vostro piccino sarà passato da un tenero 23 a un aberrante 38 nel giro di qualche mese, non dovrete buttare via le vostre scarpe, no no. Le vostre bellissime vellies troveranno una collocazione presso un bambino che calza ancora quel bellissimo 23 e che ne ha bisogno, perché altrimenti non se le potrebbe permettere. Una volta effettuata la donazione riceverete un buono sconto sui prossimi acquisti.






Quindi accattatevi le desert boots sul loro e-shop, per voi e per i vostri bambini, magari uguali.
Sono indispensabili, secondo me, se oggi vi viene la malsana idea di farvi un giro in centro!

* tutte le foto che vedete sono state prese dal tumblr di Schier Shoes













6 commenti:

  1. ma sono meraviglioseeeeeeeeeeeeeeeeee

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    1. sììììì io voglio quelle verdi e maculate, versione adult (???) and baby!

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  2. te venisse.
    signed by carta di credito di Quando

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    1. La Visa mi deve dare delle commissioni, da quanto la usi! :-)

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  3. Tutto ciò è bellissimo! Soprattutto per me, che vivo a latitudini in cui l'estate è un concetto relativo.. Ho solo un problema, dai tempi delle medie: la suola di para (ce l'hanno pure loro? oppure solo la versione europea?) fa un acquaplaning pazzesco!

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    1. a me sembra di sì. al limite inventi un nuovo sport, surf in pozzanghera su desert boots, diventi famosa, e allora vedi che te le fanno personalizzate con tutta la para che vuoi! :-)

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