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mercoledì 6 giugno 2012

Avete conservato i vostri temini delle elementari?

C'è qualcosa di magico e prezioso nei nostri ricordi di bambini, qualcosa che sfugge alle insidie delle velleità insoddisfatte, del nostro futile interrogarci sulla direzione da prendere, della serietà con cui vogliamo dare lustro a una individualità pretenziosamente ben avviata.
In quella terra di nessuno, immacolata e candida, dove tutto è concesso, però la memoria è labile, muta forma e sostanza continuamente, i fatti realmente accaduti si smaterializzano davanti ai nostri occhi trasformandosi in Sogno o nella personalissima Mitologia della nostra infanzia.
Tuttavia esiste un luogo dove le nostre gesta di bambini si fermano, immortalate da una scrittura incerta ma audace. Un luogo dove noi possiamo finalmente ammirarle per quello che sono state, con i nostri occhi nostalgici di adulti.
Quel luogo è il Quaderno dei Temi delle Elementari.



Non so cosa sia successo ai vostri, ma mia mamma ha tenuto una buona parte dei miei quaderni, e non potrò mai ringraziarla abbastanza.
Io non ero proprio una studentessa modello, ero molto timida, parlavo poco e quasi mai quando venivo interrogata. Ma nella scrittura avevo trovato il mio Eden. Certo, i miei pensierini erano acerbi e mancavano di consequenzialità logica, come spesso mi faceva notare la mia maestra, che doveva aver ricevuto la propria formazione didattica nella Germania degli anni Trenta. Spesso tendevo a usare dei riempitivi per far sembrare il pensierino più lungo, non perché non avessi nulla da dire, intendiamoci, ma perché ero sicura che quello che avrei detto non sarebbe interessato a Frau Gianna. Quindi accadeva che, chiamata a raccontare ciò che avevo visto allo zoo, mi lanciassi in un elenco certosino di tutti gli animali e dei loro piccolini: <<ho visto cerbiatti e cerbiattini, marmotte e marmottini, cervi e cervini (???), uccelli e uccellini>> e avanti così, per poi chiudere con una dissertazione culinaria che alla maestra sarà sembrata incongruente, ma per me possedeva tutta la magia estemporanea del surrealismo: <<ho mangiato pasta, carne, mela.>>

Ho scritto questo lungo ed estenuante cappello introduttivo per raccontarvi di un uomo che per me è diventato già una leggenda. Il suo nome è Thomas Pololi. Thomas è uno scrittore, performer, artista, musicista, aspirante Elliott Smith, primitivo, non lo so ancora bene, devo assolutamente incontrarlo, che un bel giorno ha deciso di raccogliere tutti i suoi quaderni delle elementari. Poi, non contento, è passato a quelli degli amici e poi a quelli dei un po' meno amici. Li ha fotografati e ha aperto un blog, Quadernini.

Lui lo racconta così:

"Quadernini.

E' da un bel po' di tempo che colleziono quadernini. Tutto è cominciato un giorno che dei miei amici davano una festa delle medie, dei miei amici sui ventiquattro venticinque anni intendo, io ne avevo venti ventuno e siccome a quella festa si potevano leggere delle cose, io ho pensato di leggere delle cose dai miei quaderni delle elementari, perché quando i miei amici di ventiquattro venticinque anni erano alle medie io ero alle elementari. Così ho scoperto che sui miei quaderni delle elementari c'erano scritte delle cose meravigliose. E ho iniziato a raccoglierli. E da quelli sono passato a quelli degli amici, e da quelli degli amici a quelli di quelli un po' meno amici eccetera eccetera. Negli ultimi tempi pensavo di farci un museo, un enorme museo di quaderni delle elementari, poi mi sono accorto che non ce ne avevo abbastanza da fare un enorme museo, e nemmeno un piccolo museo. Così ho pensato di iniziare a fotografare i quadernini che ho e metterli qui, su internet. Magari a qualcuno, leggendo queste cose, verrà voglia di fare anche lui una foto a un suo quadernino e mandarmela. Oppure mi manderà addirittura l'intero quadernino e così riuscirò a mettere in piedi l'enorme museo dei quadernini. Chissà. Per ora, buoni quadernini."

III classe, 1930. Grazie al re buono e generoso

Mentre dormiamo, 1986


Pensieri sul cuore, 1991
Di quadernini Thomas deve averne raccolti parecchi, perché ha cominciato a organizzare reading mozzafiato, delle vere e proprie pièces comiche da cadere a terra stramazzati per le risate.
Perché in quelle parole c'è tutto.
C'è l'ingenuità.
C'è la saggezza.
C'è l'ardore.
C'è la volontà di comprendere e di essere compresi.
C'è la meraviglia degli occhi.
C'è (ancora) l'indignazione per le ingiustizie subite e viste.
Ci siamo noi, come saremmo dovuti rimanere.

Superserata Quadernini al circolo Arci Cicco Simonetta Milano. 
Il dottor Ludwig legge il tema "La mia famiglia" del 22 novembre 1976.

Il prossimo reading si terrà a Bergamo il 1 luglio in occasione della Festa del Parco di Loreto 2012, una vivace iniziativa di cui vi parlerò a breve.
Ognuno di voi potrà partecipare con i propri quadernini, inviando una mail a quadernini@gmail.com, o portando direttamente i quadernini alla festa.

Tutti su Macao! Quadernini a Macao

Quadernini Volantini a Macao
Ah, dimenticavo, Thomas ha anche un altro blog dove ogni giorno racconta quello che vede dalla sua stanza e altri episodi. Si chiama Alla finestra. Andatelo a trovare, non ve ne pentirete.

Tutte le foto sono state prese dalla pagina facebook di Quadernini. questa qui.

2 commenti:

  1. Stupendo! Anche mia madre ne ha conservati molti e la ringrazio per questo. Oltre ai quaderni dei temi ho moltissimi album di disegni dell'asilo dove disegnavo solo case.... sarà un caso che sono laureata in architettura??

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    Risposte
    1. direi proprio che tutto torna. in fondo la nostra vita, il nostro futuro è tutto scritto lì, in quelle righe strambe e sottili, le righe di terza, l'età in cui i pensieri acquistano autonomia e i sogni rivendicano i loro diritti. buonanotte Simona.

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