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giovedì 7 giugno 2012

Let's get married

Tutto è cominciato quando ho scoperto la sezione Weddings di Etsy.


Da quel preciso istante nulla è più stato come prima.
Ore e ore a rimuginare che, sì in effetti il mio matrimonio mi è piaciuto. Che la location era quella giusta, un castello con museo etnografico annesso, che il mio vestito mi faceva assomigliare a un uccello tropicale, e che solo per il fatto che a una prima occhiata sembrava avere delle sfumature viola era dissacrante al punto giusto.
Ecco l'anello al dito invece mi sarebbe da sempre piaciuto averlo con i teschi, in modo che si mimetizzasse bene tra gli altri, che a me i gioielli, soprattutto quelli simbolici, non sono mai andati a genio. Figuriamoci quelli che gridano ai quattro venti che tu appartieni a qualcun altro. Ma che, sei scemo? Lì però mi è mancato il coraggio.
Insomma, però qualcosina mi sarebbe piaciuta farla diversa, col senno di poi.
A partire dalla proposta, che sì Berlino sotto la neve è romantica, ma vuoi mettere con questa?



Ma siccome organizzare un altro matrimonio sarebbe fuori budget, ed è ancora troppo presto per cominciare a pensare alle seconde nozze, mi sono accontentata di immaginarlo.
Ecco a voi il mio matrimonio virtuale. Tutto made in Etsy

Cominciamo dagli inviti.
Più che inviti, dei semplici save the date:
potrei sceglierlo romantico


o euforico-affermativo


o in stile vecchio west


o semplice e lampante come i capelli blu di Marge Simpson


Per il vestito la scelta è stata più difficile, anche perché al mio sono affezionata.
Sceglierei questo solo se dotato anche di palloncino, che senza fa tutto un altro effetto.


Questo solo per la veletta, che dona un tocco di mistero e sensualità. E poi la modella con questo sguardo e a piedi nudi mi dà l'idea che sia sul punto di scappare. Questo, non so perché, mi fa sentire più a mio agio. Io non avevo la veletta. Come ho potuto sposarmi senza veletta?


Chi non sogna di essere Grace almeno una volta nella vita?


Per gli accessori nessun dubbio.
Questa sarebbe la mia giarrettiera. Dalla reazione dell'uomo che mi sta spogliando capirei se ho fatto la scelta giusta. Forse un po' troppo tardi.


Queste ovviamente solo per la scritta. Che però nel mio caso avrei fatto correggere in I don't. Un po' di ironia, e che diamine!


Un bouquet di bottoni. Non appassiscono e se nessuno si degna di prenderlo durante il lancio, almeno dopo lo schianto non fa quel deprimentissimo effetto cimiteriale.


E poi il velo. Lungo. Eterno. Che non finisca mai. Proprio come la mia storia d'amore.


Peccato che già dopo i primi dieci minuti si riveli scomodo, ingombrante e opprimente. Insomma un vero pacco. Come ogni storia d'amore che si rispetti.

E voi? Quali sono le vostre preferenze in fatto di bridal design?

4 commenti:

  1. Mah...non saprei proprio!
    io che sono una romanticona , mi sono sposata a palazzo Cavalli davanti a Rialto ,senza invitati, senza testimoni,senza bomboniere, l'anello lo avevamo , ma abbiamo sbagliato dito e nessuno si è degnato di dircelo (tranne la receptionist dell'hotel che ci ha chiesto se eravamo protestanti).

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