Il glitter è una condizione dell'anima

Pupa glittering body Tattoo

E' successo che ieri era il mio compleanno.
E ora, alle luci del giorno dopo, lo posso affermare: dovrebbe essere obbligatorio per legge che ogni ragazza, il giorno del suo compleanno, riceva in dono ciglia finte e tatuaggi glitterati.


E non perché si voglia tornare a tutti i costi ad avere sedici anni, che se si supera quell'età indenni una volta è meglio non riprovarci. Ma semplicemente perché è divertente.
Ora pensateci bene, quand'è l'ultima volta che avete fatto qualcosa soltanto perché era divertente?
Il glitter non è semplicemente una decorazione kitsch di un corpo che non risponde più ai comandi, soprattutto quando gli ordini di rientrare nella 42. No, il glitter è una condizione dell'anima.
Significa dire basta ci siamo rotti le palle dello spread e dei sacrifici e della spesa razionata e sottocosto, e del prendo un confezione da 100 lines seta ultra perché così risparmio 1,99, del ritorno degli zombie e del fatto che molti di noi, da qualche giorno, stanno tenendo aperta una valigia vicino al letto, che non si sa mai, non succede, ma se succede io in un Paese condannato non ci voglio più vivere.
Glitterarsi un unicorno dorato sul collo significa affermare con decisione la propria volontà di sopravvivenza, la gioia di esserci comunque, di brillare nonostante cerchino di spegnerti, una forma di resistenza giocosa quando tutto intorno si prende troppo sul serio.
Riaffermare il gioco come base dell'apprendimento.
Per imparare semplicemente a essere felici.