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giovedì 3 ottobre 2013

E salutatelo per me

Ieri è successo che fosse la festa dei nonni.
E che noi un nonno non l'abbiamo più.
Che poi è buffo: è da quando sono diventata mamma che non ho più un padre. Dovevo forse pagare un pedaggio? O troppa felicità era sgradita?
Loro lo stanno conoscendo attraverso le mie parole e i miei ricordi. Sanno le cose fondamentali, che si chiamava Paolo e che odiava l'aceto. Come ho già avuto occasione di dire, la memoria è una bestia strana e vorace. Mi capita di ricordare dettagli insignificanti, come il colore di tutti i suoi maglioni, ma di aver dimenticato qual era il suo piatto preferito. E sono sicura che ce l'avesse, un piatto preferito. Di sicuro gli piaceva lo zabaione.
Il ricordo è l'arma più potente che abbiamo per tenere in vita le persone e per far sì che abbiano ancora qualcosa da insegnarci. In fondo non smettiamo mai di imparare da chi ci è stato accanto, anche quando non c'è più. Mio padre mi ha insegnato a scrivere poesie, e anche se ultimamente sto battendo un po' la fiacca, la poesia rimane la mia risorsa principale per mantenere la rotta quando sono in piena tempesta, o per conservare la mia identità quando sto cambiando pelle.

Ieri era la festa dei nonni. E anche se tu papà non ci sei più, rimani ben ancorato ai nostri ricordi. 
Per questo abbiamo voluto lasciarti i nostri messaggi.
Io so che li leggerai.
Perché sei tu che mi hai insegnato dove l'anima è in grado di arrivare.














13 commenti:

  1. no ma dai ragazze, su. per me scrivere è liberatorio, ma non voglio essere libera a spese di chi legge.
    comunque grazie.
    di cuore.

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  2. Sara(NuvolositàVariabile3 ottobre 2013 alle ore 14:52

    Emozionante commovente e...POETICO!l'avrai fatto sorridere di gioia!anche questo è scrivere poesie e affidarle al volo di un palloncino!

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  3. Ti voglio bene amica dall'anima proprio
    bella...
    tati

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  4. un post semplicemente meraviglioso. Il tuo papà è un papà fortunato. E un nonno fortunato. Ad avere voi che lo portate sempre nei vostri cuori.

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    1. forse perché quando c'era sono stata egoista, presuntuosa e capricciosa, non so, ma mi sembra di fare davvero poco. grazie, un abbraccio

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    2. Hai presente "In bianco e nero" di Carmen Consoli? E' taaaaanto libberatoria <3

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  5. E ora piango........semplicemente bellissimo!

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    1. Piangi, piangi che è catartico. Ai fazzoletti penso io. Grazie ancora.

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