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mercoledì 13 giugno 2012

Fenomenologia di Alanis Morissette


Ci sono dischi che sembra parlino di te e con te soltanto, sanno ciò che sei stata e addirittura quello che diventerai. Sono concentrati di ispirazione, frullati vitaminici di ribellione, aggregatori di tristezze da amori infranti o anche solo occasionali. Parlano dei tuoi errori e di come li commetterai ancora e ancora. Per il semplice fatto che sbagliare è la cosa più divertente che tu possa fare, finché lo sbaglio non porta a conseguenze irreparabili. Ti aiuta a imparare.
Per me quel disco è stato Jagged Little Pill.




Lì dentro ci stava tutto: la mia irrequietezza, dovuta a un anno di reclusione sentimentale con il matto del villaggio, genere ossessivo compulsivo, un abbinamento che andava molto nei primi anni Novanta e a me che amavo i colori sembrava affascinante al punto giusto, senza rendermi conto che era come mettere insieme il giallo e l'arancio, sulla carta appartenenti alla stessa famiglia, ma assolutamente importabili nella vita di tutti i giorni. Ma forse sto divagando. Come al solito.
Oh come mi immedesimavo quando Alanis cantava tutta la sua rabbia per un rapporto orale al cinema non apprezzato a dovere o perché il suo exragazzo-che-adesso-frequenta-una-ragazza-perbene era ancora vivo, quando invece lei lo avrebbe voluto decisamente morto.

Does she know how you told me you'd hold me
Until you died, 'til you died
But you're still alive



Inutile specificare a chi pensavo mentre la vomitavo a squarciagola in cameretta con l'accento di Mengacci in trasferta nell'Ontario.
E quando lei gridava al mondo che voleva un po' di giustizia io pensavo che avrei voluto per lui un biglietto di sola andata per le Far Oer.

All I really want is some comfort
A way to get my hands untied
And all I really want is some justice... 


In quel disco ci stava la malinconia, la consapevolezza di scelte sbagliate e rischiose, la voglia di scomparire per dare nell'occhio, un ossimoro inquietante e pericoloso. Come Mary Jane volevo tornare a ballare.

In the wrong direction
There's a few more bruises
If that's the way
You insist on heading
Please be honest Mary Jane
Are you happy


E poi c'era  il desiderio di respirare ancora e di scappare dalla porta di servizio. Una porta che ho trovato fortunatamente spalancata e affollata da molti compagni di viaggio, saltimbanchi, clown e fenomeni da baraccone di ogni tipo, che hanno reso il mio percorso indimenticabile.

Lend me some fresh air, ah
I don't wanna be adored for what I merely represent to you
An' I don't wanna be your babysitter, you're a very big boy now
I don't wanna be your mother
I didn't carry you in my womb for nine months
Show me the back door


Quello che volevo era diventare una cattiva ragazza, con l'ingenuità di chi cerca di scrollarsi di dosso una maschera che ha sempre indossato con disinvoltura. Ma chi me lo avrebbe impedito? Perché avrei dovuto sforzarmi di essere sempre al meglio quando avrei potuto essere semplicemente me?

Be a good girl
You've gotta try a little harder
That simply wasn't good enough
To make us proud
I'll live through you

I'll make you what I never was
If you're the best, then maybe so am I
Compared to him compared to her
I'm doing this for your own damn good
You'll make up for what I blew
What's the problem, why are you crying?



La mia stagione da cattiva ragazza con la minigonna di pelle rossa è durata un soffio. Ma è stato un soffio di vita, un anelito di rottura, una brezza di danze sfrenate e di locali sudici. Di notti che cominciavano quando adesso vado a dormire.
E a volte mi manca.
Perché in quel soffio ho trovato chi sono.

E poi quanto era figa con le treccine e il maglione handmade in tipico stile canadese?
E poi ancora, ma quei salti che fa nel video di You Learn, era davvero lei?

Queste sono le domande che ogni madre di sani principi si dovrebbe porre a trentasette anni suonati.
Alanis ti pego, adottami!

6 commenti:

  1. Che post favoloso!!!!
    Io ho adorato quel cd, mi ha così rappresentata nella mia fase ribelle, è vero :)
    E è come se fosse stato l'input che mi ha fatta cambiare, non so come dire... quando ascolto ancora Ironic piango!

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    Risposte
    1. Miss Raw, grazie! stasera, quando torni a casa, fallo suonare mentre sorseggi un bicchiere di vino e pensa a quello che sei stata, agli sbagli che hai commesso e a come questi sbagli ti hanno divertito, commosso, spaventato. Perché tu sei ancora quella persona là e non lasciare che qualcuno ti dica il contrario.

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    2. Sai quante volte sono io la xsona che dice così male di me stessa....? prima, all'epoca dell'album , mi lanciavo, mi sembrava di avere il mondo ai miei piedi...ora invece.......................

      anche me, cmq, la svolta buddista nn aveva entusiasmato......

      ha perso molta della verve...

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    3. allora fai una cosa, rimettilo su davvero, e cerca di resuscitare quelle emozioni, rabbia, tristezza, onnipotenza e poi chiudi gli occhi e buttati. all'inizio fai qualcosa che ti spaventa poco, qualcosa che non avresti fatto ma che in fondo non è poi così difficile. e poi vai avanti. fallo come piccolo allenamento quotidiano e permetti alla tua immaginazione di volare alto.sei pronta? VIA!

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  2. bel posto, anche io ho adorato quell'album, ricordo ogni parola di quella canzone e ogni fotogramma del video

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    1. ma solo quello, perché già nel successivo, con la sua deriva buddhista, non mi rispecchiavo più... è successo anche a te?

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