Non smetto mai di stupirmi del potere delle parole. Che evocano, distruggono, tagliano, commuovono, immaginano, suggeriscono, disegnano. E il fatto di poter creare mondi attraverso le parole è una magia tale che gli scrittori secondo me dovrebbero essere annoverati di diritto tra le più Alte Cariche dello Stato.
Immaginatevi ora parole che si incastrano, che si collegano come maglie
di una collana, ognuna per sé ma tutte strettamente legate, una senza
l'altra sarebbe solo una parte del tutto. Ma il Tutto in gioco, in
questo caso, è la Poesia.
Il gioco dei biglietti è proprio questo.
venerdì 30 novembre 2012
giovedì 29 novembre 2012
PI -ctures of i - NTEREST
Avrete capito che mi piace scattare foto, e anche guardare foto, perché di bellezza non se ne ha mai abbastanza. Ecco come ho sviluppato una lieve dipendenza da Pinterest, meglio conosciuta come sindrome dell'altrove. Guardare una foto (bella, ovviamente - su Pinterest c'è proprio di tutto) - che sia un paesaggio, un ritratto, un particolare - ti "costringe" a immaginare tutto quello che ci sta intorno, quello che l'immagine suggerisce ma non mostra - e che magari non c'è, ma questa è un'altra storia. Luci, colori, contrasti suggestioni... questo si cerca in una fotografia. La suggestione di un momento diverso da quello che si sta vivendo e che tanto si desidera vivere proietta la mente nella sfera dei sogni, dei progetti, degli ideali. E non dovrebbe forse essere proprio quello che ci rende Umani?
Siamo costantemente bombardati da immagini di ogni tipo, dalla pubblicità ai telegiornali, che ci rendono quasi immuni alla bellezza, poiché saturano la nostra capacità di percezione visiva. Ma quella non è fotografia. La fotografia è l'elogio della lentezza, va consumata con calma, interiorizzata; bisogna aprirle le porte del nostro abisso. E allora un'immagine può anche farti piangere. O ridere.
La fotografia solletica le emozioni, a volte le colpisce proprio forte.
mercoledì 28 novembre 2012
Semi e farfalle. Parole liberate dal potere della poesia.
Mi sto riprendendo lentamente dall'esperienza di WRITERS, dormo tanto, mangio tanto e cerco di regolare il ritmico deragliare del mio cuore impazzito, cerco di accarezzarlo, coccolarlo, ma niente lui continua a fare come gli pare. Forse dovrei andare dal medico. O forse dovrei semplicemente continuare a scrivere, a inspirare ossigeno ed espirare anidride carbonica, finché la pioggia si mescolerà al mio respiro.
Ma oggi non ho tempo. Oggi volevo condividere con voi alcune delle cose belle e di cuore che si son viste nel nostro piccolo blogger-saloncino.
Inizio con un'amica, non solo perché è un'amica sia chiaro, ma perché il suo è IL PROGETTO, il progetto della vita, quello che ti fa alzare la mattina, che pompa benzina nel carburatore quando sembra che la macchina sia in panne, la dose quotidiana di sogno di cui ci si fa per non cadere nelle spire dell'astinenza e della rassegnazione.
Ma oggi non ho tempo. Oggi volevo condividere con voi alcune delle cose belle e di cuore che si son viste nel nostro piccolo blogger-saloncino.
Inizio con un'amica, non solo perché è un'amica sia chiaro, ma perché il suo è IL PROGETTO, il progetto della vita, quello che ti fa alzare la mattina, che pompa benzina nel carburatore quando sembra che la macchina sia in panne, la dose quotidiana di sogno di cui ci si fa per non cadere nelle spire dell'astinenza e della rassegnazione.
martedì 27 novembre 2012
lunedì 26 novembre 2012
venerdì 23 novembre 2012
Storia di sogni - #metroreaders @Writers
Noi del cesto per indole guardiamo sempre in su, gli occhi puntati su qualche sogno che sembra troppo alto e troppo bello da raggiungere.
giovedì 22 novembre 2012
I #metroreaders in trasferta a Writers!
Ho sempre detto che ottobre era il mio mese bello e fortunato.
Per quest'anno mi sono dovuta ricredere, ma la disillusione autunnale ha portato una nuova, rinvigorente sorpresa. La mia linea fortunata si è spostata un po' più in là, di 30 giorni circa, coinvolgendo un mese che mi è sempre passato tra le mani senza infamia e senza lode.
Il mio mese fortunato del 2012 è ufficialmente Novembre!
Il weekend scorso abbiamo realizzato il nostro primo bookmob stickering a Genova, con tanto di lancio di palloncini.
Questo weekend siamo invece state invitate a presentare il nostro progetto video dei #metroreaders a Writers #0, un luogo dell'anima, fatto di penne, fogli e parole, dove "gli scrittori (si) raccontano, un variopinto incontro di scrittori e poeti, attori e musicisti che si muovono negli spazi dei Frigoriferi Milanesi, inventandosi modi diversi di avvicinare pubblico e lettori, partendo dalle risorse di spazio e tesori del luogo, ricco di suggestioni e di storia, fusione di arte, manualità e cultura."
Per quest'anno mi sono dovuta ricredere, ma la disillusione autunnale ha portato una nuova, rinvigorente sorpresa. La mia linea fortunata si è spostata un po' più in là, di 30 giorni circa, coinvolgendo un mese che mi è sempre passato tra le mani senza infamia e senza lode.
Il mio mese fortunato del 2012 è ufficialmente Novembre!
Il weekend scorso abbiamo realizzato il nostro primo bookmob stickering a Genova, con tanto di lancio di palloncini.
Questo weekend siamo invece state invitate a presentare il nostro progetto video dei #metroreaders a Writers #0, un luogo dell'anima, fatto di penne, fogli e parole, dove "gli scrittori (si) raccontano, un variopinto incontro di scrittori e poeti, attori e musicisti che si muovono negli spazi dei Frigoriferi Milanesi, inventandosi modi diversi di avvicinare pubblico e lettori, partendo dalle risorse di spazio e tesori del luogo, ricco di suggestioni e di storia, fusione di arte, manualità e cultura."
mercoledì 21 novembre 2012
martedì 20 novembre 2012
Bookmob Genova - il video
E questo è il video ufficiale, realizzato dalla redazione di Era Superba.
Con i palloncini abbiamo liberato il nostro amore per le parole scritte, quelle dette e quelle ancora impigliate sulle labbra, le nostre suggestioni, le nostre motivazioni.
Tutto quello che ci rende nella vita reale lettori accaniti, seriali, occasionali, innamorati, colti, intellettuali, leggeri, compulsivi, divertiti, ma sempre, sempre curiosi.
Bookmob Genova - metroreaders stickering
Preparativi con i palloncini,
lunedì 19 novembre 2012
Il laboratorio Metodo Bruno Munari®: un modo per stare vicino ai bambini
Bruno Munari |
Chi ci segue ci avrà già sentito ripetere che la bellezza si impara da piccoli. Lo stesso accade per la creatività: è una questione di allenamento, di consuetudine mentale a un approccio diverso, sempre diverso, alle cose. Brutta parola "cose", ma voglio essere il più generica possibile, perché la creatività si applica ai più disparati ambiti della vita, non solo all'arte. Be', proprio per parlare di questo, di creatività e bambini, abbiamo invitato Cecila Ramieri per spiegarci che cosa accade durante un laboratorio creativo. A lei la parola.
Laboratori creativi: due parole oggi sentite quasi ovunque, lette dappertutto.
Ma cos’è un laboratorio? Cosa viene proposto ai bambini? Come? Perché?
Io faccio laboratori per bambini, se vi va vi racconto quello che penso.
giovedì 15 novembre 2012
Cadono le foglie
Vi manca uno spazio verde, non potete farne a meno, ma non c'è modo di ottenerlo? Giocate con le foglie magnetiche di Richard Hutten e decorate un angolino di casa.
Nascondino nei quadri
Non molto tempo fa parlavamo di arte e bambini, di come l'arte, in particolare la pittura, non debba essere vista come qualcosa di lontano e inavvicinabile, bensì come parte de quotidiano. Perché in fondo l'arte, quella in senso astratto, si nasconde un po' dappertutto, e a sua volta nasconde qualcosa, svelandolo solo a un occhio attento.
Il libro ABC d'arte. Lettere nascoste nei quadri gioca a nascondino con le lettere che si possono scoprire nelle opere d'arte di ogni tempo, da Piero della Francesca a Mondrian, passando per Matisse.
Be', per me è geniale, ed è esattamente quello che intendo quando parlo di approccio all'arte per i bambini. Si tratta di un gioco di scoperta, che allena il bambino all'alfabeto e alla pittura. Non dico che così impari anche a "leggere" un quadro, ma di certo impara a guardarlo, a cercare significati in un'immagine, impara a osservare. E che cos'è l'arte se non osservazione condivisa della bellezza?
mercoledì 14 novembre 2012
Pane amore e... fantasia. Un progetto di sostegno dal basso.
Non so se capita anche a voi, ma in casa mia è in corso da almeno quattro anni una strenua battaglia portata avanti dal Comitato di Odiatori di Verdure e di Tutto ciò che fa Bene in Genere contro il Comitato Genitori fissati con le cose Sane ma che Troppe Volte si arrendono alle Odiate Merendine.
Ecco la nostra è una lotta impari e serve a poco impiattare in modo creativo, usare verdure colorate e di stagione, disegnare dei clown con carote e pomodori o stilizzare delle facce da psicopatici che sorridono con zucchine e ravanelli. Se le verdure non sono fritte, non sono commestibili.
L'unica arma che abbiamo a nostra disposizione è sfinirle con la fame. Non vuoi la verdura? bè oggi non c'è altro, se vuoi puoi anche non mangiare. Ed ecco che almeno una volta a settimana una cena a base di frutta e verdura viene spazzolata con la voracità di chi pensa di avere davanti un stinco di maiale.
A parte gli scherzi, il problema dell'alimentazione nell'infanzia è serio, e senza arrivare ai casi estremi che si riscontrano in America, anche da noi la faccenda sta diventando preoccupante. Io già mi ritengo fortunata perché nella scuola Primaria frequentata da Mia è stato inaugurato quest'anno il programma Frutta nelle Scuole, che sostituisce per due pause-merenda a settimana gli amati snack con della frutta di stagione. Offerta da loro!
Ma c'è qualcuno che si sta battendo perché le cose cambino davvero e a partire dalle famiglie. Lo fa con un progetto autofinanziato, un bellissimo esempio di sostengo dal basso di un progetto rivolto ai cittadini.
Ecco la nostra è una lotta impari e serve a poco impiattare in modo creativo, usare verdure colorate e di stagione, disegnare dei clown con carote e pomodori o stilizzare delle facce da psicopatici che sorridono con zucchine e ravanelli. Se le verdure non sono fritte, non sono commestibili.
L'unica arma che abbiamo a nostra disposizione è sfinirle con la fame. Non vuoi la verdura? bè oggi non c'è altro, se vuoi puoi anche non mangiare. Ed ecco che almeno una volta a settimana una cena a base di frutta e verdura viene spazzolata con la voracità di chi pensa di avere davanti un stinco di maiale.
A parte gli scherzi, il problema dell'alimentazione nell'infanzia è serio, e senza arrivare ai casi estremi che si riscontrano in America, anche da noi la faccenda sta diventando preoccupante. Io già mi ritengo fortunata perché nella scuola Primaria frequentata da Mia è stato inaugurato quest'anno il programma Frutta nelle Scuole, che sostituisce per due pause-merenda a settimana gli amati snack con della frutta di stagione. Offerta da loro!
Ma c'è qualcuno che si sta battendo perché le cose cambino davvero e a partire dalle famiglie. Lo fa con un progetto autofinanziato, un bellissimo esempio di sostengo dal basso di un progetto rivolto ai cittadini.
martedì 13 novembre 2012
fenomenologia dell'ansietta
Dicesi ansietta quella sensazione di peso allo stomaco, accompagnato da accelerazione delle pulsazioni cardiache, non riconducibile a causa nota. Insomma, non si può provare ansietta prima di un debutto teatrale, quella è ansia. L'ansietta è uno stato esistenziale, sempre latente nonostante la sua manifestazione possa essere temporanea e sporadica. Affonda le radici nell'infanzia, ne sono certa, si nutre dell'insicurezza che con tanta dedizione abbiamo accudito per anni, per ritrovarsi poi, adulti stagionati, a scoprire con sgomento che l'infanzia non l'abbiamo mai abbandonata. E se per certi versi è una buona cosa (i bambini sono speciali mica per niente), per altri è una situazione terribile. Armati di età ed esperienza, non dovremmo più essere fragili come a sei anni, non dovremmo più aspettarci che la notte di Natale, Babbo scenda davvero dal camino. E poi, io non l'ho nemmeno mai avuto, un camino.
lunedì 12 novembre 2012
I #metroreaders arrivano a Genova
Io l'avevo detto che i Metroreaders smaniavano per uscir di casa, che dopo l'esperienza sui Navigli avevano ancora voglia di un bagno di folla. In fondo sono lettori, sì, ma mica secchioni.
E così mentre una parte di loro se n'è andata per risaie a Vercelli (prestissimo avremo loro notizie), il resto della truppa si è riunita per andare a Genova. In fondo il mare non l'hanno mai visto.
Sabato 17 alle ore 17 i Metroreaders scenderanno di nuovo in strada, lungo i vicoli, intricati capillari che dal basso nutrono e sostengono la città regalandole nuova linfa.
Per questa nuova avventura abbiamo anche un media partner: l'iniziativa verrà sostenuta, divulgata, testimoniata da Era Superba, testata giornalistica indipendente centrata sul territorio che anche attraverso il suo magazine free press in questi giorni sta dando voce all'iniziativa con una vera e propria chiamata alle armi e che ci seguirà passo passo con la sua web-tv.
Ospiti di Manuelina
Questa domenica, che prometteva pioggia ma non se l'è sentita di andare fino in fondo, insieme ad amici ho fatto un salto nell'Optrepo Pavese, alla cantina Manuelina, dove con la scusa di una mostra fotografica sul vino di Lorena Brambilla (di cui avrò modo di parlare un'altra volta) abbiamo degustato, assaggiato e mangiucchiato. Le prime caldarroste della stagione hanno sempre una sapore speciale.
venerdì 9 novembre 2012
Flavia e Le Macchinine. Il mio regno per una betoniera.
Non so come sia potuto succedere. Questa cosa va contro tutti i miei principi. Contro i valori che mi hanno insegnato da piccola. Contro tutti gli insegnamenti che mi hanno regalato Miss Pony e Suor Maria in anni di frequentazione. Ma ultimamente comincio a preferire le cose da maschio a quelle da femmina (sto parlando del ceto nano, ovviamente).
Sarà che sto soffocando in un lento stillicidio di rosa, sarà che oramai non lo sopporto nemmeno addosso ai maiali perché mi ricordano Peppa Pig e la sua imbarazzante famiglia, pronta a fare lazzi per ogni idiozia. Sarà che i tutù e le crinoline li ho sempre odiati anche da piccola, poco male tanto mia mamma mi vestiva sempre in tartan, e adesso odio anche quello.
Per tutti questi motivi, anche se sospetto che ci sia dell'altro che riguarda la mia infanzia ma è meglio non indagare, sto cominciando a preferire le betoniere alle principesse, le gru alle fatine, i montacarichi alle Winx.
Per questo Flavia e le Macchinine è diventata il mio guru.
giovedì 8 novembre 2012
Cose che ho imparato in viaggio
Lo scorso week end, complice un ponte lungo-lungo, siamo stati a Salisburgo.
Era la prima volta che viaggiavamo per visitare una città, la prima volta in cui il viaggio non era finalizzato a fare il bagno, andar per funghi o rilassarsi in un agriturismo. Stavamo per riportare il viaggio alla sua essenza, quella di riempirsi gli occhi, il palato, le narici di colori nuovi di arte, suoni, odori, sapori diversi da quelli a cui eravamo abituati. Guardare. Punto.
Si trattava di un esperimento, implicava costringere le nane a maratone forzate, di cui la quattrenne avrebbe capito poco o niente, se non il fatto che in quel posto si potevano mangiare patatine fritte a tutte le ore.
Abbiamo scelto una meta che fosse raggiungibile in macchina, perché per volare in quattro senza aver prenotato mesi prima devi accendere un mutuo. Volevamo andare al nord, un po' perché eravamo già a buon punto, un po perché i primi freddi ci indicavano quella direzione.
Abbiamo optato per Salisburgo perché riassume in sé il fascino indiscusso di un impero appena decaduto, del sogno Mitteleuropeo, che come tutto ciò che sta nel mezzo raccoglie i frutti di quello che lo circonda.
Avevamo studiato un itinerario molto semplice, proprio per consentire a chi vedeva tutto con occhi nuovi di stare al passo e di divertirsi.
Homefooding shots
Come vi ripetiamo da sempre, Benedetta e io non siamo delle grandi cuoche, però nutriamo una profonda venerazione per il cibo e per chi lo cucina, e ci piace mangiarlo dopo che lo abbiamo ammirato con reverenza e un po' di acquolina in bocca.
Homefooding è un marchio per il cibo cucinato in casa. Non necessariamente nella nostra.
Qui di seguito un paio di foto di un pranzo di fine ottobre, celebrato in attesa della notte delle streghe e della festa dei morti. Antiapsto e dolce. La polenta, scusate, me la sono sbranata prima che la mia mano potesse raggiungere la macchina fotografica. Rischi del mestiere.
Homefooding è un marchio per il cibo cucinato in casa. Non necessariamente nella nostra.
Qui di seguito un paio di foto di un pranzo di fine ottobre, celebrato in attesa della notte delle streghe e della festa dei morti. Antiapsto e dolce. La polenta, scusate, me la sono sbranata prima che la mia mano potesse raggiungere la macchina fotografica. Rischi del mestiere.
Crostini pancetta e formaggio |
mercoledì 7 novembre 2012
Io mi sto preparando
Tutti gli anni mi lascio cogliere impreparata, perché inizio a considerare il Natale solo quando inizia dicembre. Ma sbaglio, Natale inizia molto prima, se lo vuoi vivere a fondo, se non vuoi rimanere a piedi senza un calendario dell'avvento che si rispetti, con una casa sprovvista di candele, stelle, alci e renne. Così, quest'anno, complice anche la mia nuova compulsiva Pinterest-mania, mi sto lasciando coinvolgere dall'atmosfera, anche se ancora non si può parlare di freddo, figurarsi quindi di neve. Ho già iniziato a pensare ai regali, solo a pensare, eh. Però è già qualcosa. Soprattutto se vi è venuta la fissa dell'handmade/homemade/selfmade.
martedì 6 novembre 2012
Manifesto per le Mamme di Merda
Io sono una Mamma di Merda.
Finalmente l'ho capito e sono pronta ad accettarlo.
Lo stesso non si può dire della mia prole.
Io penso che per tutte arrivi prima o poi quella giornata davvero storta in cui ogni cosa che fai ti riesce male o non ti riesce affatto, che poi è quasi meglio.
Ecco per me quello è il modello base a cui poi vanno aggiunti gli extra, gli accessori, i bonus aziendali o come volete chiamarli.
Ieri è stata una di quelle giornate.
Prender l'arte e metterla da parte
Jeune femme au chapeau noir |
Io non sono un'esperta di pittura né di storia dell'arte, non sono certo qualificata a dire come organizzare una mostra, però da profana so quando un'esposizione è fruibile con piacere o un pasticcio all'italiana.
Sono stata a Pavia, alle Scuderie del castello visconteo, dove fino al 16 dicembre potrete visitare la mostra Renoir, la vie en peinture. Wow, allora bisogna proprio andare, è qui, a pochi chilometri da casa mia. La mostra è dietro l'angolo e la fregatura pure.
lunedì 5 novembre 2012
La vita in scatola
Oggi abbiamo il piacere di ospitare un'artista che con il suo lavoro raccoglie momenti, li inscatola per fissarli nel tempo e nella memoria, silenziosi e potenti.
Le Scatole racchiudono i suoi ricordi e quelli delle persone che ha incrociato, creandone di nuovi.
Ecco a voi Daniela Ferretti.
La telefonata ci sono telefonate che ci portano fuori e che ci fanno tuffare con tutti noi stessi in una realtà mai immaginata, questa era una di quelle telefonate. |
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