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martedì 22 gennaio 2013

Ogni foto è un ricordo

Voi ne avete tante di foto ricordo? Io per fortuna pochissime, - certo, se parliamo del periodo successivo al momento in cui mi sono affrancata, non senza qualche rigurgito nostalgico, dai cerchietti bombati, i capelli crespi e gli occhialini rossi di metallo. La mia adolescenza, insomma. Prima non avevo facoltà di oppormi al rito sacrificale della foto ricordo. La svolta avvenne circa nel 1988, delle immagini precedenti vado fiera solo di quella che mi ritrae in versione punkettona alla Cyndi Lauper. 
Non lo sto dicendo perché non mi piace ricordare, anzi. Solo che in foto vengo veramente ma veramente una merda. Quindi l'atto del ricordare implicherebbe, in questo caso per me, il dolore di una presa di coscienza, e lo sanno anche i bambini che è meglio non ricordare ciò che ci fa soffrire.
Ma come al solito sto divagando.


Ci sono invece due ragazzi che delle foto ricordo hanno fatto un'Arte. 

E quando parlo di arte, parlo di arte vera, non di semplice artigianato. Un progetto che a mio avviso richiama tutte le più influenti correnti del XX secolo: surrealismo, decostruttivismo, postmodernismo, e perché no, anche un po' di cubismo con un tocco di horror.
Rocco Centrella e Marella Bombini si fotografano da quasi tre anni con la stessa espressione mesta nei contesti più disparati. Gli sfondi cambiano, la loro voglia di vivere resta sempre la stessa. Dal 2010 hanno raccolto sul loro tumblr Turismo. Ogni foto è un ricordo più di 1000 immagini, quasi 200 sulla loro pagina FB che conta 6500 follower. 





La loro denuncia è chiara e si rivolge a un certo tipo di turismo mordi e fuggi che ha preso piede in questi ultimi anni, enfatizzato dall'uso smodato che si fa delle immagini sui social network. Un turismo che non è solo geografico, ma anche mentale e soprattutto emotivo. Il sensuale e invitante richiamo del doverci essere qui e ora e del doversi mostrare a tutti i costi azzera qualsiasi forma di fruizione spontanea, qualsiasi possibilità di divertimento. Noi siamo solo quello che mostriamo.
Il fatto che questa denuncia passi principalmente  attraverso il canale del social network più diffuso e sfruttato del pianeta la dice lunga sulla loro genialità.
















La notizia positiva è che per la prima volta il progetto ha preso forma in un'installazione di circa 1000 foto sulla parete del foyer del Teatro Palladium di Roma. La mostra, che apre la stagione espositiva di Oversize per il 2013, è stata inaugurata lo scorso 12 gennaio e rimarrà aperta fino al 30 di questo mese (per tutte le info cliccate su Nufactory.it). 
I visitatori potranno staccare le foto facendo una donazione libera che contribuirà al progetto Sos Italia per Sos villaggi dei bambini onlus, un’associazione internazionale impegnata da 60 anni in 133 paesi del mondo, promossa nel nostro paese da La Pina, che è la special guest di una cliccatissima foto di Turismo. 
Tutte le foto dell'inaugurazione sono di Manuela Giusto.
Qui Rocco e Marella sembrano più felici, che ne dite?





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