Devo ammettere che mi sono mancati.
Ma come in ogni rapporto esclusivo, a volte un periodo di riflessione può far bene. Aiuta ad apprezzare quello che abbiamo, a vedere le cose sotto un'altra prospettiva e soprattutto a notare particolari a cui avevamo disabituato lo sguardo. O a cui semplicemente non avevamo fatto caso.
Così in questi 59 giorni ho scoperto audreyorke, che a Montreal ruba l'anima a tutti i subway readers che incontra.
Ho scoperto che molto spesso mi colpisce il modo con cui il MR non interagisce con l'ambiente - o sarebbe meglio dire, si oppone ad esso. Mi interessano gli attori comprimari, i volti che incrociano il mio obiettivo senza che ne fossero i soggetti principali, ma che subito rubano loro la scena, come spesso succede quando l'attore non protagonista è davvero davvero bravo e magari quello principale è stato scelto per la sua mascella pronunciata (dai fate i bravi, chi sono i veri protagonisti del film Il matrimonio del mio migliore amico, Rupert Everett o Dermot Mulroney, Cameron Diaz o Julia Roberts?)
Ho scoperto che nutro una seria dipendenza da smartphone.
Ho scoperto che ovunque li incontri, ai metroreaders basta un libro per sentirsi a casa.
LEGENDA: ho deciso di azzerare il conteggio delle settimane e di aggiungere l'abbreviazione d.f. (dopo il furto)
Ora smettiamola di parlare a vanvera e diamo fiato alle trombe!
Signore e signori, ecco a voi i miei 13 metroreaders!
L'attesa nelle parole |
beccata! |
Comics |
Le parole crociate: un'arte dimenticata |
Dai, oggi vale anche questo! |
Mani di velluto |
Stiletto in copertina e LV tra le mani: cool reader |
Un libro a pois |
Leggere ti salva dalla noia |
Minchia signor tenente! |
La passione per i libri si impara da piccoli |
Leggere ti salva dalla noia #2 |
Leggi fra le righe |
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