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venerdì 7 settembre 2012

Disegni che diventano pupazzi. E io che decifro la stele di Rosetta


Lo ammetto.
I disegni dei bambini rimangono per me dei misteri imperscrutabili. Dei rebus machiavellici. Tipo la stele di Rosetta. Tipo, perché quella sono sicura che con un po' di impegno potrei tradurla.
Non c'è niente che io o loro possiamo fare. Quei segni disarticolati sul foglio, come bastoncini di Shangai spezzato, sono imperscrutabili. Bellissimi eh, ma imperscrutabili.
Mai una volta che azzecchi un soggetto:

- Beeeello, amore, è un coniglio?
- Ma mamma, non vedi? Siamo io, te e papà!
- E questa è Bianca?
- No, quello è un coniglio!
Ma ogni dubbio o esitazione o senso di inadeguatezza che si abbatte su di me davanti a questi geroglifici viene cancellato dal sorriso con cui mi porgono la fatidica stele. La gioia nei loro occhi la posso quasi toccare, mentre attendono il mio responso, che dovrà essere solo e comunque positivo, senza se e senza ma, pena dover stipendiare un analista a vita non appena varcata la soglia della pubertà.

E proprio quella gioia, la stessa che Wendy Tsao ha letto negli occhi di suo figlio, è stata la molla che ha portato alla creazione di Child's Own Studio.
Wendy da quegli scarabocchi tira fuori pupazzi e mostri, bambole e soldati. Lei a quegli scarabocchi restituisce la vita e la dignità.
Rimanendo fedele il più possibile alle linee, ai colori, all'anima impressa su quel foglio Wendy trasforma i disegni dei vostri figli in realtà, rendendoli immediatamente riconoscibili al piccolo creatore.
Adesso provate a immaginare la scena.
Basterà lo schermo a contenere quel sorriso?









8 commenti:

  1. ma che figoooo! Un plauso a Wendy... ma anche al bambino che ha disegnato un culo che scoreggia...

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    1. bè alla fine quello che diverte i bambini è piuttosto basico ed elementare

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    1. vero? le mie abilità pittoriche sono sempre state scarse ma se avessi avuto questo tipo di incoraggiamenteo da piccola, magari avrei insistito un po' di più e ora sarei un'illustratrice dark affermata

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  3. F A N T A S T I C O !!!
    Non ci avevo mai pensato!
    Ora scrivo due righe sul mio blog (l'Albero).
    Ciao e grazie per l'idea!

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  4. ma daiiiii! evviva i pupazzi veri! In effetti, tutti quei peluche perfetti, il maialino, il coniglietto, piacciono più a noi grandi che ai ns figli. La loro vera visione è proprio questa qui che ci mostri. Questo è "saper cogliere la vera essenza", questo è "andare molto oltre" lo stereotipo, questo vuol dire "sensibilità" a comprendere, questo vuol dire infilarsi nella testolina di un bambino e aspettare di vedere. Vedere, vedere cose prive di lustro, naturalmente legate all'immaginazione. Un'idea straordinariamente raffinata. Bravi tutti.

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    1. grazie Evelin. hai reso alla perfezione il senso di questo progetto.

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