Il giorno prima della festa. E quello prima prima del giorno più brutto della settimana. Dopo il lunedì naturalmente, che il lunedì non lo batte nessuno.
Oramai ho anticipato al venerdì il mio diritto a essere cesso, che applico regolarmente il sabato pomeriggio. Già questa mattina mi sono vestita come il mago di oz e non credo che le cose miglioreranno durante il weekend, visto che è prevista pioggia a catinelle. Ma tanto quelli intorno a me si sono messi l'anima in pace.
Durante questa settimana (breve) ho capito qualche cosetta ancora di me, che voglio condividere con voi. E più precisamente che:
1. il femminismo non mi si addice. O meglio, mi si addice a parole ma poi, come al solito, all'atto pratico naufrago. Insomma, sarei capace di vendermi per due lire al primo che passa in grado di sintonizzare il decoder di sky sul canale giusto e di garantirmi il minimo di protezione sindacale dai rumori della notte quando sono a casa da sola. Quindi - e questo è un appello accorato - Erica Jong, ti prego abbattimi.
2. in un'altra vita ero sicuramente una di quelle zitelle che stavano tutto il giorno alla finestra a sospirare. Mi piace stare alla finestra e mi piace sospirare. Non necessariamente in quest'ordine. Il fatto che non sia zitella è stato solo il frutto di una scelta di tempi particolarmente azzeccata, che se avessi ritardato o anticipato anche solo di un mese gli effetti avrebbero potuto essere disastrosi. Ne deduco che, alla fine, è il tempo a dettare le regole dell'amore. Non serve quindi avere fascino, essere dotati di bella presenza o in (valida) alternativa di tanti tanti soldi, nelle questioni di cuore. Serve, casomai, possedere un buon orologio.
[adesso potete anche denunciarmi se volete] |
3. io provo nostalgia. Sono un'appassionata di nostalgia. Una collezionista ossessivo-compulsiva di momenti nostalgici. Provo spesso nostalgia per il passato. A volte del passato prossimo, quello passato sì, ma da poco, tipo il sole che c'era ieri. A volte del passato remoto, di quando ero convinta che la vera star fosse UAN e non Bonolis, per intenderci. E spesso ho nostalgia di un tempo in cui non dovevo guardare le previsioni per sapere come vestirmi l'indomani. Mi bastava mettere il naso fuori di casa, rientrare e poi scegliere con calma se era un giorno da havaianas o da pinne, che tanto poi, nel caso il meteo fosse cambiato radicalmente nel giro di qualche ora, non sarei stata costretta a tenere le pinne con 40 gradi o le havaianas in mezzo alla tempesta tropicale. Mi sarebbe bastato tornare in camera e cambiare calzatura. Quello che voglio dire è che ho nostalgia di quando non era il tempo a possedere me, ma quando ero io a poter fare un uso (proprio o improprio, questo è ininfluente) del tempo che avevo a disposizione. Il periodo del cazzeggio selvaggio.
Vi auguro di essere padroni del vostro tempo, questo week end. Di avere la possibilità di sospirare a più non posso oziando alla finestra. Vi auguro di innamorarvi, di una persona o meglio ancora di un'idea. Di ripensare con malinconia - ma senza rimpianti - a un episodio del vostro passato. E magari di chiamare chi ha condiviso quel momento con voi per chiedergli se anche lui ha voglia di ricordare, perché è un ottimo esercizio per la mente, perché fa bene al cuore, e perché di frammenti di vita dimenticati lastrichiamo già ogni nostra giornata.
Buon venerdì 13...
OOOOh! Leggerlo una volta non mi è bastato, lo devo rivedere...
RispondiElimina"ho nostalgia di quando non era il tempo a possedere me, ma quando ero io a poter fare un uso (proprio o improprio, questo è ininfluente) del tempo che avevo a disposizione. Il periodo del cazzeggio selvaggio."
Anche io!!!!!!
( e tutt'ora però ho quella convinzione su Uan...)
cara giada, so che tu sai. e tu sai che io so che tu sai. d'altronde ne discutemmo già in occasione della dura legge del passaggio ponte, se non ricordo male. un abbraccio e buon weekend!
Eliminache bello questo post, io sono di natura nostalgica e questo post lo sento tanto mio. Sono talmente nostalgica che a volte riesco a provare nostalgia preventiva ovvero godo di un momento e cerco di assaporarlo al 100% pensando "già lo so tutto questo domani mi mancherà"
RispondiEliminacarissima, se per caso, ipoteticamente, ci fosse concesso di passare una serata assieme, sarebbe un tripudio di risate e nostalgia di ciò che è appena stato e che il mattino dopo ci mancherà...
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