Definizione: Azione contraria alle norme morali, peccato.2 dir. Comportamento negligente o imprudente da cui deriva un danno ad altri.3 estens. Azione che produce, anche involontariamente, una conseguenza negativa ; causa a cui viene imputato un effetto dannoso o spiacevole • sec. XI
• Il complemento di colpa in grammatica indica appunto colpevolezza, vera o presunta; può dipendere da aggettivi (anche participi passati) o da verbi ed è introdotto dalle prep. di o per: accusato di omicidio; condannare per truffa
Applicazione: di colpa ce n'è di vario tipo. Per esempio c'è quella vera e c'è quella finta subdola che si insinua nelle nostre menti come senso di e che è una brutta malattia dalla quale è difficile guarire. Se siete affetti da senso di colpa, lo provate nei confronti di chiunque, o almeno di chiunque vi stia a cuore. Si tratta di una sensazione strisciante, un atteggiamento mentale di cui riconoscete appieno l'irrazionalità, ma ciò non basta a darvi la forza per liberarvene. Vi sentireste in colpa anche a bandire il senso di colpa.
Questo è un appello a tutti coloro che vivono con persone perseguitate dal SC: prodigatevi affinché capiscano che non c'è niente di male a fare questo o quello, a pensare/dire/fare/baciare/lettera/e testamento.
Un ps: ma quando andavate a scuola voi esisteva il complemento di colpa? Io non me lo ricordo mica. Forse la maestra si sentiva in colpa a insegnarcelo?
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