martedì 28 giugno 2011
Vanity Fair
Un giorno, a casa di un'amica, quando mia figlia era ancora piccola e appena iniziava a stare seduta e gattonare e arrampicarsi, vidi una poltroncina rossa, in plastica rigida, imitazione scherzosa della mitica poltrona Vanity Fair di Poltrona Frau, ma made in Chicco. L'ho cercata ovunque, e mi sono sentita dire che non veniva più prodotta. Sembra che l'unico modo per averla sia puntare direttamente all'originale. Infatti Poltrona Frau ha pensato che, come dico sempre, il design si insegna da piccoli. Ed ecco baby vanity, due terzi dell'originale ma altrettanto confortevole.
Un giorno, però, mi farebbe piacere segnalarvi del design fichissimo ma low cost. For a change.
Sarebbe bello che le professioni si rimpossessassero delle motivazioni che le hanno originate. Non è forse vocazione del design portare il bello nel quotidiano? Il quotidiano di tutti, non quello della Regina, però. Un giusto rapporto qualità prezzo è forse considerato di cattivo gusto?
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