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giovedì 10 marzo 2011

Forse non tutti sanno che

Il carnevale ambrosiano - quello celebrato nell'aricdiocesi di Milano e in alcune Diocesi vicine, per intenderci - dura esattamente quattro giorni in più di quello normale, non termina il martedì grasso ma il sabato successivo. Una delle pecularità del rito ambrosiano, con profili non soltanto strettamente religiosi, è l'inizio della Quaresima che non parte dal Mercoledì delle Ceneri, come nel rito romano, ma dalla domenica immediatamente successiva.
La leggenda attribuisce questo "slittamento" a un episodio che vede protagonista il Vescovo Ambrogio che, partito per un pellegrinaggio, promise di tornare entro la fine del Carnevale. La popolazione lo aspettò prolungando il Carnevale sino al suo arrivo, che avvenne in ritardo di quattro giorni, posticipando così il rito delle Ceneri alla domenica.

In realtà questo Carnevalone, come viene chiamato, rispetta la durata originaria. Non sono quindi i milanesi che l’hanno allungato, ma gli altri che l’hanno accorciato.
Nel passato, infatti, la Chiesa imitava i quaranta giorni passati da Gesù nel deserto con altrettanti giorni di digiuno in preparazione alla Pasqua. Durante il VII secolo tuttavia si decise che dal periodo di digiuno e astinenza dovevano essere escluse le domeniche. Ma così facendo, per mantenere i quaranta giorni di penitenza, si anticipò l’inizio della Quaresima al mercoledì, che da allora venne detto «delle Ceneri».

A volte succede che la diversità derivi da un pedissequo rispetto delle regole.
E noi qui intanto continuiamo a festeggiare...

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