"E voltandosi si tirò dietro Castorp dal vestibolo nella prima stanza di ritrovo, la più vicina al portone, che era arredata a sala di lettura e scrittura e in quel momento era deserta. Le pareti erano rivestite di legno di rovere, sotto la volta chiara c'erano librerie, nel mezzo una tavola coperta di giornali incorniciati, con sedie intorno, e l'occorrente per scrivere sotto gli archi delle finestre."
Thomas Mann in La montagna incantata
Traduzione di Ervino Pocar
Editore: Corbaccio
Nota: come molti di voi sanno, in un'altra vita ero un architetto/arredatore. In particolare, in questo periodo sono ancora più sensibile agli interni, perché "impegnata" nel progetto OCaHome, le case degli altri. La descrizione di questa sala lettura mi ha colpito per quelle pareti in legno, per l'occorrente per scrivere e tutto il resto. E voi, avete un luogo letterario che volete condividere con noi? Come sempre, buone letture.
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