Protagoniste di questa storia due donne che il giorno dopo non si sono fatte mettere al tappeto dalla luce del mattino che qualche volta riesce ad avvelenare anche le storie d'amore più romantiche, figuriamoci i sogni folli. Non hanno ascoltato le voci pragmatiche che inneggiavano alla crisi, ma hanno deciso di prendere in mano il loro sogno.
Quella sera è nata l'esperienza di Pink Butterfly.
Officina creativa, atelier, showroom gestito in tandem sapiente da Silvia e Ilaria, Pink Butterfly ha aperto i battenti nel dicembre del 2009 e da allora non si è più fermato.
Molti degli abiti e degli accessori che trovano spazio in questo angolo di bellezza sono disegnati da Silvia e sono prodotti e confezionati in Lombardia. Praticamente a Km 0. Gli altri sono brand poco conosciuti e distribuiti che trovano qui una casa e una collocazione. Le borse e alcuni accessori strizzano l'occhio al vintage e sono stati scovati in qualche mercatino dell'usato, ma sono spesso reinterpretati dalla creatività instancabile di Silvia che li riporta a nuova vita e nuovo uso.
Io ho scoperto queste ragazze su Instagram, fucina inesauribile di visioni, spunti e ispirazioni, quando hanno postato una foto di questi:
non ho potuto resistere, sono andata a trovarle e mi sono sentita così a mio agio che ho scattato qualche foto, le ho intervistate e ho comprato un pochino. Okay, un po' tanto.
Questo è il risultato di quel pomeriggio di chiacchiere e di mani bucate.
Le immagini non vogliono ritrarre ma semplicemente suggerire. Se volete toccare con mano questa bellezza, correte in via Conca del Naviglio 5, sono sicura che Ilaria e Silvia vi accoglieranno a braccia aperte.
Se invece siete troppo lontani, fate un giro sul loro blog. Ne varrà la pena.
Come
è nata l'avventura di Pink Butterfly?
Un
pomeriggio assolato nella tranquillità delle colline del Monferrato,
tra le solite chiacchiere in famiglia è nata questa idea.
Silvia,
da cosa trai ispirazione per creare i tuoi modelli?
Quasi
sempre dal mondo che mi circonda, osservo tutto. Spesso dal confronto
con Ilaria che mi lancia input, oppure da richieste specifiche di una
cliente. A volte da un colore, oppure un mio desiderio particolare,
la voglia di appartenere a un'epoca diversa. Dai ricordi di un
viaggio, dall'armadio di mia mamma, nel quale io e le mie sorelle
rovistavamo quando lei non c'era.
La
produzione avviene tutta qui in Italia, anzi a essere più precisi in
Lombardia. La vostra sembra essere un'impresa a km 0, realizzate
prodotti di qualità e mantenete i prezzi abbordabili. Come ci
riuscite?
In
effetti è un bell'impegno, non è facile contenere i costi di una
produzione artigianale completamente italiana. Amiamo vedere
indossati i nostri capi, ci piace pensare che le nostre clienti
possano averne uno per ogni giorno della settimana, per questo motivo
manteniamo prezzi abbordabili.
A
tutti i capi creati da voi avete dato nomi di donna. Sono donne reali
o semplicemente immaginate?
A
volte prendono il nome della prima cliente che lo acquista, oppure il
nome della cliente per cui è stato disegnato.
Avete
anche un blog molto seguito e commentato. Come si inserisce nel
vostro processo creativo? Vi aiuta a supportare la vostra attività o
vuole essere solo un collage di tutto ciò che più vi ispira?
Il
blog è per noi un luogo di condivisione. Supporta la nostra attività
dandoci un riscontro quotidiano. I commenti delle nostre followers
sono fonte di ispirazione per il nostro lavoro. Inoltre lì parliamo
delle nostre passioni, di noi, delle tendenze, di cucina… insomma di
tutto quello che fa parte della complessa vita di una donna.
Raccontateci
una vostra giornata tipo
Dopo
l'apertura ci troviamo a programmare la giornata sorseggiando i
nostri marocchini… A questo punto Silvia si dedica alle sue
creazioni e Ilaria segue il blog. Nella pausa andiamo a comprare
stoffe, a ritirare capi, e ogni tanto a mangiare. Nel pomeriggio se
c'è il sole ne approfittiamo per fare delle foto, ovviamente il
tutto intervallato dal passaggio di eventuali clienti.
Cibo
preferito.
I
dolci in genere.
La
canzone che avete ascoltato fino allo sfinimento durante
l'adolescenza.
Per
Ilaria : Wonderwall degli Oasis
Per
Silvia: Thriller di Michael Jackson
Il
film che vi ha segnato.
Per
Silvia: Pomodori verdi fritti alla fermata del treno di Avnet
Per
Ilaria: Ricordati di me di Muccino
Il
libro che vi ha fatto diventare quelle che siete.
per
Ilaria: La casa degli spiriti di Isabelle Allende
per
Silvia: La metà di niente di Catherine Dunne
L'unica
cosa a cui non rinuncereste mai.
L'IPHONE
!!
Vi
svegliate e vi mettete le prime cose che trovate sulla sedia. Quali
sono?
Per
Silvia: un abitino a fiori e dei sandaletti ultra flat
Per
Ilaria: una camicia di seta e un paio di jeans e le converse non
mancano mai
Eccolo.
Che aspettate?
Non vi ho ancora convinto?
io adoro queste ragazze!
RispondiEliminanon vedo l'ora di conoscerle di persona!
Silvia
sìììì!
Eliminaquando quando?
Le tue parole ci lusingano, hai saputo raccontarci con le giuste parole!
RispondiEliminaGrazie grazie grazie
Ilaria e Silvia
le parole erano le vostre. io le ho solo assemblate con i giusti colori.
Eliminanon vedo l'ora di chiacchierare ancora.
le ragazze hanno talento da vendere....
RispondiEliminaciao
giovanna
sono d'accordo con te. infatti ne vorrei comprare un tanto al chilo!
EliminaAnch'io sono stata conquistata dai loro bracciali e alla prima occasione vado nel loro covo!
RispondiEliminaCiao. Silvia
propongo di fare al più presto una bella jam session di chiacchiere @pink butterfly!
EliminaCiao! Vengo qui da Pink Butterfly! Scrivi proprio ben,e lo sai? Certo che lo sai!Allora non mi resta che iscrivermi a questo blog che sa presentare con magia un'esperienza davvero magica!
RispondiEliminauh, grazie! no in realtà non lo so, ma lo spero e in ogni caso fai bene a dirmelo :-)
Eliminabenvenuta, Monica
Due ragazze che seguo sul blog e che hanno realizzato un sogno... come possono non piacermi? Bravissime!
RispondiEliminachiediamo a Silvia e Ilaria di tenere un corso di realizzazione pratica di sogni. sono sicura che avrebbero un sacco di iscrizioni. o almeno due, io e te.
EliminaArrivo proprio dal loro blog...e questa intervista (con relative foto) mi è piaciuta tanto! :)
RispondiEliminagrazie Diana, mi ero persa il tuo commento.
RispondiEliminacontinua a seguirci.