Qualche giorno fa ero a Torino a trovare un amico e sono rimasta stupita dalla quantità di bandiere e riferimenti al tricolore che ci ho trovato. Sconcertate e del tutto nuovo. Non ho visto niente del genere a Milano, né nel piccolo comune dove vivo o negli altri centri che mi è capitato di bazzicare dal 17 marzo a oggi. Pur non provando quel senso di patriottica appartenenza, vedere la città in festa è stato emozionante.
Sarebbe bello provare quell'orgoglio. Lo immagino come un appagante senso di appartenenza, un agio che permea ogni aspetto della vita, una sintonia con ciò che si ha attorno.
Invece non riesco a provare altro che insoddisfazione, spesso vergogna per tutti quei comportamenti e quelle situazioni nazionali che collimano perfettamente con il pregiudizio internazionale che riguarda un paese che, malgrado tutto, è anche il mio.
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