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martedì 20 settembre 2011

Milano per bambini, commentata da un'adulta che è rimasta bambina


È vero che Milano è sempre più a misura di bambino? Architettonicamente no. E lo sa bene qualsiasi mamma si avventuri a spingere un passeggino o una carrozzina in una zona a caso, diciamo i Navigli. Certo non c'è il mare che da maggio a settembre inoltrato rappresenta un bello sfogo, soprattutto durante il week end. E il clima è dantesco: gelido d'inverno, torrido d'estate. Ma proprio a causa di queste evidenti lacune morfologiche e naturali Milano una "misura di bambino" se l'è dovuta inventare. E lo ha fatto in maniera assai proficua, come dimostra il libro 101 cose da fare a Milano con il tuo bambino di G. Tanzi e D. Pagani edito da Newton e Compton nel 2010. Uno spaccato sulle delizie che una Milano propositiva e colorata offre ad altezza bambino.
Sono curiosa. Anch'io vivo a Milano con due bambine e voglio giocare con voi a célo manca.

Trascinarlo da Tiffany per il diamante che vi spetta di diritto per il solo fatto di essere rimasta incinta.
MANCA. Quando ho saputo di essere incinta ero disperata, mi dovevo sposare dopo due giorni e ho passato la giornata a capire come farmi restituire tutti i soldi del viaggio di nozze in Perù. Il brillocco quindi era decisamente fuori questione.

Alle colonne di San Lorenzo da California Bakery per fare una lista bebè equo solidale.
MANCA. Alle Colonne ci andavo in tempi non sospetti solo per sbevazzare, quindi tornarci col pancione mi avrebbe provocato lo stesso effetto di rivedere al cinema Sapore di mare senza ridere alle battute di De Sica.

Sos Tata: come trovare una Mary Poppins tutta meneghina.
MANCA. La mia tata Rosa l'ho trovata su internet, su un sito dedicato agli annunci di lavoro, dopo che la baby sitter reclutata dal panettiere aveva lasciato mia figlia di cinque mesi a casa da sola nel lettino che dormiva per andare a farsi gli affari suoi. Forse avrei fatto meglio ad affidarmi subito al sito tatenanny.com.
O, già che c'ero, a una bisca clandestina.

Oggi non cuciniamo: al ristorante San Vittore si gioca al play-brunch.
CÉLO. Ma non solo di domenica. Pur di non cucinare mi avventuro per aperitivi anche il martedì e il giovedì, illudendomi che le patatine contengano vitamine fondamentali alla crescita fisica e intellettuale dei più piccoli.

Una mostra del Muba per imparare guardando.
MANCA. Anche perché il Muba, il Museo dei bambini, è un progetto itinerante, insomma senza fissa dimora, e non so mai dove andarlo a beccare, come un ex fidanzato a cui non piaci più che tempesti di sms senza mai ricevere uno straccio di risposta. Ma sono stata ai laboratori di Munari in Triennale,vale?

Un pomeriggio alla libreria dei ragazzi.
CÉLO. O meglio non célo. O meglio ancora non in quella libreria di Via Tadino 33, che pure deve essere meravigliosa, ma in quel piccolo gioiello di Largo Mahler dove, fra i numerosi titoli dedicati alla musica, si annida e resiste un angolino piccolo ma fornito di libri per bambini. Lì, complici persone preparate ed entusiaste, ho sempre trovato la perla rara che ha impreziosito le nostre letture della buonanotte (ricordate, mai andare a nanna senza una bella storia, sarebbe come bere il cappuccino senza schiuma!).

Un pomeriggio al teatro Colla fra marionette di antica tradizione.
CÉLO. Il mago di Oz e Pinocchio, magia allo stato puro.

Un giro in altalena e un tuffo in piscina al Parco Solari.
CÉLO, ma sarebbe stato meglio se NON CELO avessi avuto. Mangiati vivi dalle zanzare, il tuffo in piscina un miraggio e un happy hour con piattini ridicoli che ti fanno pure pagare a parte. Ma dico scherziamo?

Infanzia da Piccolo Lord. Pupi Solari il tempio dell'eleganza bon ton.
MANCA, grazie al cielo, altrimenti a quest'ora sarei a far roteare i birilli al semaforo di viale Papiniano.

Circo mon amour. L'arte circense a Milano.
MANCA purtroppo. Credo che il mondo del circo sia ingiustamente guardato ancora con un certo sospetto. Invece nei più piccoli stimola la creatività, la fantasia, aiuta a trovare l'equilibrio non solo esteriore e ho il sospetto che debba essere terribilmente divertente, anche per gli adulti. Vuoi mettere scolpire gli addominali facendo qualche giro sul trapezio piuttosto che sudare in una maleodorante palestra col sergente Foley come istruttore?

Un pomeriggio al parco faunistico delle Cornelle dove la tigre bianca ha trovato casa.
CÉLO, ma la tigre bianca me la ricordo un po' pallidina e francamente molto triste.

Con l'associazione Bambini in cucina la tua casa si trasforma nel laboratorio di uno chef.
MANCA, ma  ancora per poco. Non si sa mai che a furia di manipolare uova e farina, a otto anni non sia in grado di preparare una buona carbonara per la sua mammina (coraggio, mancano solo sue anni!)

Il primo taglio di capelli si fa da IDEA.
MANCA e sempre mancherà. La frangia si taglia con la forbice da cucina, cercando possibilmente di non asportare alcun organo vitale. Per i  tagli di capelli alla moda avranno sempre tempo. Perché farle assomigliare a tante piccole Posh Spice filiformi perennemente imbronciate ma col taglio perfetto?


Una tappa da Muji dove si impara la filosofia no-logo.
CÉLO in tutti i versi e in ogni direzione. Adoro Muji e credo che i suoi giochi abbiano tutto quelle che serve per piacere ai bambini. Sono basici, lineari, di design ed ecologici. Una piccola IKEA dell'accessorio inutile. Inutile finché non scopri che non puoi farne a meno!

Restare a casa ed essere felici.
CÉLO, ovviamente. Perché, vogliamo dirlo, tra materna e nido i piccoletti sono malati 350 giorni all'anno. E in quei 15 che ti rimangono probabilmente tu hai il ciclo.

10 commenti:

  1. Allora, mettiamo le cose in chiaro: tu NON abiti a MIlano (non più, almeno), e Milano non è solo I NAVIGLI. Anzi... quella decisamente non è più la vera Milano, ma una versione mal riuscita di un qualche quartiere latino di una qualche capitale europea. Frequentata però dai giovani e facoltosi milanesi odierni. E ho detto tutto...
    Sul resto, che dire: mi sono fatto due risate, anche se la vera "Milano a misura di bambino" che ho in mente io non praticamente nessun punto in comune con quella di cui hai scritto (a parte forse quella del Teatro Colla, che però per me resta sempre e solo quello in via degli Olivetani...). Cose come il sabato pomeriggio al Museo della Scienza e della Tecnica, le domeniche mattina a quello di Scienze Naturali, le visite al Castello Sforzesco o all'antica cascina Linterno nel Parco delle Cave. Per due pedalate e quattro passi nel verde, poi, non mi viene certo in mente il Parco Solari, sebbene ci abbia speso interi mesi estivi della mia infanzia...

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  2. Bello Benedetta! ah..mi hai tirato su il morale...dopo il post architettonico-depressivo. Questo si che mi piace...A me manca quasi tutto... c'ho solo il mare! ;-) ....la libreria(noi la Ubik di piazza Giulio) e stare a casa ed essere felici, se cambiamo città invece abbiamo anche la città dei bambini, l'acquario e il museo luzzati......tu che hai un piede di qua e uno di là....??

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  3. caro ettore tu hai colto nel segno, strano che te lo dica io, no? quelli che ho citato erano solo spunti che mi sonsentivano di ironizzare un po' su un libro che a mio avviso offre consigli molto glamour ma ben poco realistici... e poi lo sai che la mia cultura pedagogica è come dire un po' più da strada!
    per quanto riguarda i navigli, il nostro opposto sentire mi fa demordere dall'idea di replicare, dal momento che è materiale su cui è più gustoso confrontarsi dal vivo.
    poi, come si dice, de gustibus....

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  4. anna, pensa che al museo luzzati non sono mai stata, ma compenso con le visite all'acquario. città dei bambini una volta sola ma molto bello, da riprovare!
    ps hai il mare... e te sembra poco?

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  5. no no...io senza il mare...morirei! .... mi sembra tanto....tantissimo! non per l'estate sotto l'ombrellone...ma piu' per il mare da settembre a giugno....! in ogni caso ...non butto via nemmeno quella da giugno ad agosto eh!! sia chiaro!

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  6. Ma che meraviglia il tuo post ..... stasera chiedo a mio marito 3 diamanti , mi sembra il minimo!

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  7. Io voglio il mare in Via Roma (e da qui si capisce che non vivo a Milano). Infatti MANCA tutto, e anche in libreria mi ci devo trasferire in macchina. Potrei aprirne una io?

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  8. Benny, con la tua risposta ti sei guadagnata un bonus. Niente diamanti, magari qualche altro commento positivo sui fiocchetti (a buon intenditor...).
    Sui Navigli invece so bene come la pensi, e hai perfettamente ragione. Siamo agli antipodi. Però davvero, quando mi trovo di fronte a qualcuno che pretende di identificare Milano coi Navigli (odierni) mi scatta l'odio...

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  9. @elisabetta, sì ma dei brillocchi con gli attributi, sia chiaro!

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  10. @ettore, oggi niente fiocchetti, niente di niente, a buon intenditor...

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