Oggi voglio svelarvi la sua identità.
LUI è Marco Ongaro. Da Monza si è trasferito in una parte di mondo che io amo alla follia, quella porzione di Trentino che lambisce il Veneto, su cui si affacciano le Dolomiti Bellunesi e fra tutte le Pale di San Martino.
Marco è un artista del legno e crea mondi onirici animati da figure che fluttuano sospese, note che escono dal coro, cappelli che saltano sulla testa di ignari spettatori di un cinema d'essai, case risucchiate e poi sputate da un tornado, nuvole che piovono rane.
Questo è proprio il mio stile, la bellezza della vita che si fa gioco, illusione, assurdo.
I lavori che prediligo sono i libri-mensola, creati a immagine e somiglianza di un libro esistente (i preferiti di Marco, presumo, ma lui può realizzarli anche su ordinazione) sotto cui danzano lettere o simboli che rimandano al contenuto, creando così l'angolo lettura perfetto, libri su libri, la parola che sostiene la parola e così la mette in evidenza, la riscatta da librerie modulari svedesi normalmente strapiene.
Marco ha anche un blog, dove ci aggiorna sui suoi lavori, condividendo con noi quello che lo ispira.
Voi no?
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